Ai domiciliari per bancarotta

L'uomo, un empolese di 44 anni, è finito nel mirino delle Fiamme gialle nell'ambito di indagini su due società livornesi

EMPOLI — E' finito ai domiciliari, insieme ad altri due uomini di Livorno, un empolese di 44 anni, su esecuzione di un provvedimento del gip Beatrice Dani, nel contesto di indagini eseguite dalle Fiamme Gialle. Sulla testa dell'uomo pende un fitto elenco di accuse per presunti reati, fra i quali anche la bancarotta.

Per la Guardia di Finanza i tre avrebbero utilizzato fatture false, avrebbero nascosto le scritture contabili, omesso il versamento di ritenute e presentato delle dichiarazioni dei redditi infedeli. Altre accuse sono la simulazione di un furto e bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

Al centro delle indagini ci sarebbero due aziende che si occupavano di ritirare vetture nel porto, entrambe dichiarate fallite dal tribunale di Livorno. Le due aziende lavoravano nel campo della logistica, con un business di circa 2 milioni di euro l'anno e una trentina di dipendenti.

Le società fallite avrebbero fatto concorrenza sleale con prezzi sotto la media e mancato il pagamento di circa 6 milioni di euro per debiti tributari e previdenziali.

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