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Attualità martedì 03 maggio 2016 ore 16:00

4 milioni per il trasporto scolastico e sociale

Cmt e Ctt Nord vincono un bando per il servizio dei prossimi cinque anni. Il presidente del Consorzio Riccardo Bolelli: "Una vittoria"



LIVORNO — Comincia a dare i primi frutti la collaborazione fra Ctm (Consorzio toscano mobilità di trasporto persone promosso da Cna) e Ctt nord. La compagine ha vinto un appalto per il servizio di trasporto sociale e scolastico del Comune di Livorno, per i prossimi 5 anni.

Lo sguardo ora volge verso le prossima fase di affidamento dei servizi di scuolabus e verso le gare del cosiddetto trasporto debole, rivolto alle aree a domanda debole e per coprire i servizi a bassa affluenza. “Tutti casi- spiega il Presidente di Ctm Riccardo Bolelli in cui solo la flessibilità e la capillare presenza delle nostre ditte nei rispettivi territorio, può assicurare una risposta adeguata in termini di qualità e di costi, nella correttezza e nella trasparenza. Vogliamo anche ringraziare il Comune di Livorno che ha fatto una scelta chiara nella direzione da noi auspicata affinché il sistema di affidamento del servizio di trasporto sociale tramite gara d’appalto sia riservato a chi ha i requisiti per poter effettuare il trasporto di terze persone secondo un sistema trasparente, che escluda a priori forme di affidamento al massimo ribasso o peggio a soggetti non autorizzati a svolgere il trasporto persone, senza autorizzazioni né qualifiche professionali: tutti fattori che porterebbero inevitabilmente a dequalificare il servizio anche in termini di sicurezza, oltreché a determinare una distorsione della concorrenza”.

“Questa vittoria – commenta ancora Riccardo Bolelli - è un risultato che non era scontato e che ci lascia una grande soddisfazione con la consapevolezza che potremo fare un ottimo lavoro per ripagare il nostro territorio con un servizio all’altezza delle aspettative. Questa alleanza è un segnale che vogliamo dare in tutte le direzioni: verso chi fa concorrenza sleale e verso le stazioni appaltanti. E’ quindi positivo che torni una piena legalità e una correttezza anche formale nella spesa pubblica su queste voci che troppo spesso sinora hanno seguito altre discutibili strade. La concorrenza sleale, infatti - fa notare ancora Bolelli- la fanno imprese che non sono del luogo (ovvero quelle che poi ci devono mettere per forza la faccia e rispondere di ciò che fanno) che hanno solo l’apparenza in regola, e che di fatto per stare nei ribassi ne inventano di tutte, ma anche soggetti locali che, alla prova dei fatti, in regola hanno ben poco, a partire dalla condizioni di lavoro in cui tengono i loro autisti sottopagati e senza applicare le norme che invece le nostre imprese devono e vogliono rispettare. E ci rivolgiamo anche alle amministrazioni pubbliche perché da qui in avanti applichino in modo corretto le nuove norme sugli appalti di servizi e di trasporto senza farsi prendere la mano dalla voglia di risparmi spesso assurdi che poi si concretizzano solo in contenziosi, in lavori e servizi mal eseguiti, in varianti in corso d’opera e quant’altro possa mascherare con l’apparenza, una sostanza fatta di illegalità e che impedisce alle imprese serie di stare sui mercati”.


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