Bando aree di crisi, le precisazioni di Invitalia

Invitalia risponde alle dichiarazioni dell’Assessore Francesca Martini sul bando per l’area di crisi complessa di Livorno

LIVORNO — "Il 7 aprile scorso si è chiuso il bando da 10 milioni di euro per incentivare la riqualificazione industriale di Livorno. Delle 12 domande arrivate, ben quattro sono state respinte, tre aziende si sono tirate indietro, mentre per altre due realtà l’istruttoria è tutt’ora in corso", aveva detto il Comune di Livorno

“Siamo di fronte a un flop senza mezzi termini”, aveva commentato l’assessore allo sviluppo economico, Francesca Martini, “Non solo le informazioni che ci sono state fornite da Invitalia sono carenti e non supportate da alcun documento ufficiale, ma il fatto che in 7 mesi non si sia riusciti a completare l’istruttoria è quantomeno imbarazzante. Per questo io auspico che i 10 milioni di euro investiti dal governo su Livorno possano essere gestiti d’ora in poi direttamente dai territori o che possano contribuire a finanziare nuovi bandi regionali”.

Ed ecco oggi la replica dell'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia:

"L’istruttoria delle domande presentate a Invitalia per la selezione di progetti imprenditoriali nell’area di crisi di Livorno (Legge 181/89) si sta svolgendo nel pieno rispetto dei tempi previsti dalla legge.

Partita a fine maggio 2017, dopo la pubblicazione della graduatoria, l’istruttoria ha preso in esame le 12 domande pervenute (con una richiesta di agevolazioni pari a 53,8 milioni di euro), di cui:

2 sono risultate non accoglibili per carenza di requisiti

7 sono state istruite mediamente in tre mesi e valutate negativamente

3 saranno concluse a breve.

Pertanto, il mancato impegno delle risorse stanziate (10 milioni di euro) è riconducibile esclusivamente alla qualità dei progetti presentati, inadeguati in termini di tempo di realizzazione e validità economico/finanziaria, e quindi non idonei a garantire il ritorno occupazionale dell’intervento, principale obiettivo del progetto di riconversione".

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