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Attualità mercoledì 19 ottobre 2016 ore 19:25

Baruffa politica sullo sconto del pedaggio

Il M5s accusa il Pd di avere preso in giro i cittadini, dura replica dei consiglieri regionali dem Gazzetti e Mazzeo



LIVORNO — «Le chiacchiere stanno a zero. Mentre il M5S si diverte a pesare le parole noi siamo andati a Roma e siamo tornati con un risultato che non era affatto scontato, che dà una risposta alle richieste di chi vive e lavora su quel territorio e che permetterà ai cittadini di poter risparmiare. Capiamo quanto possa bruciare vedere gli altri ottenere risultati concreti mentre loro ululano alla luna ma questo è l’unico dato di fatto reale e che conta. Ed è un risultato che è stato raggiunto grazie all’impegno del PD. La logica del “niente è meglio di qualcosa” la lasciamo volentieri alla loro retorica e al paradosso secondo cui si preferirebbe che i cittadini pisani e livornese continuassero a pagare l’intero pedaggio per tutto il periodo dei lavori. Lo sappiamo, è dura ammetterlo ma il Pd, il nostro gruppo in Regione i risultati li porta a casa".

Così Francesco Gazzetti e Antonio Mazzeo, consiglieri regionali del Pd, replicano al capogruppo M5S a proposito delle sue dichiarazioni in relazione al risultato strappato ieri a Roma dai consiglieri democratici al ministero sul pedaggio A12.

“Qualcosa di ben diverso dallo sconto del 70% sul pedaggio della A12 nel tratto Livorno-Pisa è uscito dall’incontro di ieri” aveva segnalato Enrico Cantone, consigliere regionale capogruppo M5S.

“Con la solita truffa semantica il PD inganna i cittadini. Dicevano gratis, annunciano lo sconto del 70%, ma alla fine quello che i pendolari della tratta si troveranno in mano è l’ultima presa in giro promozionale di SALT” commenta Cantone.

“Basta leggere la comunicazione ufficiale del Ministero: “Il rimborso del 70% del pedaggio può essere richiesto per ogni veicolo dei residenti pendolari nei comuni interessati presentando, alla Concessionaria Autostradale Salt Spa, blocchi di scontrini di pagamento relativi alla tratta percorsa e un’autocertificazione che contenga luogo di residenza e i motivi del pendolarismo”. Quindi niente sconto al casello ma un bonus successivo a fronte dell’accumulo di scontrini forniti alla concessionaria, come si legge sempre nella nota governativa “Ogni 20 scontrini presentati si otterranno, in rimborso, 14 buoni di pedaggio gratis per la stessa tratta di percorrenza”. Tradotto niente rimborsi, ma dei buoni per tornare a usare l’auto, quando l’Aurelia sarà riaperta e quindi quei pendolari presumibilmente torneranno a usare la strada gratuita e non quella a pagamento” precisa il capogruppo Cinque Stelle.


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