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Attualità mercoledì 01 aprile 2020 ore 14:21

Covid-19, il tavolo di crisi città-porto

Il sindaco e l’assessora Bonciani aprono in Comune un tavolo di crisi città -porto a sostegno della tenuta economica e sociale



LIVORNO — Oggi si è tenuta la riunione voluta dal sindaco Luca Salvetti e dall'assessora al porto Barbara Bonciani, con oggetto la crisi del settore crociere a Livorno e la situazione di Porto Livorno 2000, società deputata alla gestione del traffico passeggeri nel porto di Livorno.

"La società è colpita in maniera pesante dall'emergenza Codiv-19 a causa dell'azzeramento del traffico traghetti e crociere; crisi che impatta in maniera pesante sulla città, considerato sia l'indotto turistico imprenditoriale legato a questo segmento di traffico, sia al numero dei lavoratori", è stato spiegato.

Alla riunione hanno partecipato i vertici dell' Adsp MTS Stefano Corsini e Massimo Provinciali, insieme a Simone Gagliani e Francesco Ghio e i vertici della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Riccardo Breda e Pierluigi Giuntoli.

Il sindaco e l'assessora Bonciani hanno evidenziato "l'importanza di agire immediatamente sulla crisi , promuovendo in modo congiunto misure e strategie adeguate, finalizzate, sia a favorire un monitoraggio continuo, sia a gestire il contenimento degli effetti economici e sociali da questa derivanti".

Uno dei primi benefici può arrivare alla società che gestisce il traffico passeggeri dall'applicazione, da parte di Adsp MTS ,delle norme previste nel Decreto Cura Italia per quanto riguarda la sospensione dei canoni concessori.

Nel corso della riunione si è discusso anche dell'idea lanciata dal sindaco e dall'assessora Bonciani ad Adsp, circa la possibilità di riconvertire temporaneamente le aree dedicate ai traffici passeggeri, oggi inutilizzate. Si tratta di aree non doganali, ma che potrebbero essere utilizzate già da ora per lo stoccaggio di auto, semirimorchi e prodotti forestali, garantendo un'entrata per il terminal. 

"Oggi non si ravvisano ad oggi necessità in termini di ulteriori spazi disponibili per la merce in arrivo.Tuttavia", è stato aggiunto, "si è convenuto sul fatto che l'evoluzione poco chiara dell'emergenza sanitaria in corso e le difficoltà che potrebbero generarsi in altri porti in termini di spazi a disposizione per lo sbarco e stoccaggio merci dovrebbero aprire una riflessione comune per la formulazione di un piano B".

Come spiegano il sindaco e l'assessore, c'è inoltre da tener conto di come evolverà l'ondata dell'emergenza sanitaria Codiv-19 in quei paesi esteri che hanno rapporti commerciali con il porto di LIvorno; effetti che potrebbero riflettersi sullo scalo probabilmente fra qualche mese. 

Il Comune sarà sede di un tavolo allargato di crisi in cui dialogheranno tutti i soggetti insieme, per monitorare e gestire gli effetti economici e sociali dell'emergenza codiv-19 sul sistema città porto di Livorno .


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