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Cronaca martedì 07 marzo 2017 ore 09:07

Il bazar del falso

Abiti, scarpe e accessori contraffatti, denunciati due senegalesi. In auto cinque sacchi di merce, in casa il bazar del falso



LIVORNO — Ad essere fermato dai militari della Guardia di Finanza di Livorno un sessantenne senegalese, che aveva esposto per la vendita, nei pressi di un supermercato della zona Picchianti, borse, capi di abbigliamento, calzature contraffatte e cd-rom contenenti opere musicali, in violazione della normativa di tutela dei diritti d’autore.

Durante un servizio, i finanzieri hanno notato il cittadino extracomunitario e sequestrato tutta la merce esposta per la vendita, estendendo le attività di perquisizione anche ad una Fiat 600 parcheggiata nelle vicinanze.

Dentro, i militari hanno trovato sacchi di plastica con calzature sportive con i falsi marchi “Adidas”, “Nike”, giubbotti “Colmar”, “Belstaff”, “North Sails”, “Napapijri” e borse “Michael Kors” e “O Bag”. 

Le indagini dei militari hanno poi consentito di individuare l’abitazione del senegalese, in un appartamento nel centro cittadino; la conseguente perquisizione delle Fiamme Gialle, autorizzata dal magistrato di turno, Fiorenza Marrara, ha permesso di rinvenire, occultati in un capanno esterno annesso all’abitazione, occhiali “Gucci” e “Ray Ban” e cd-rom musicali.

Condotto in caserma, lo straniero è risultato clandestino nel territorio dello Stato: peraltro, oltre che privo di permesso di soggiorno, era già destinatario di un provvedimento di espulsione ed allontanamento emesso dal Prefetto di Livorno nell’ottobre del 2013. E’ stata, quindi, immediatamente avviata la procedura per l’emissione di un ulteriore provvedimento di espulsione ed il senegalese è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica di Livorno per i reati di commercio di prodotti contraffatti, ricettazione e violazione dei diritti d’autore.

I finanzieri hanno verificato che l’autovettura utilizzata dal senegalese fermato era, in realtà, di proprietà del cognato, anch’egli sessantenne senegalese, presente sul territorio dello stato da circa 15 anni, con regolare permesso di soggiorno, noto alle forze dell’ordine per essere stato, in anni passati, denunciato varie volte per reati contro il patrimonio e già destinatario di tre condanne definitive.

L'uomo è stato denunciato per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oltre che di concorso nei reati di ricettazione, contraffazione e violazione dei diritti d’autore.


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