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Attualità martedì 15 novembre 2016 ore 09:00

Il Tar boccia i Ro-Ro sul Molo Italia

I giudici amministrativi decidono sul ricorso presentato da Scotto e Austral contro l'Autorità Portuale e fermano i rotabili sul Molo Italia



LIVORNO — Una sentenza che va oltre il suo valore giuridico e che potrebbe delineare una diversa geografia del traffico merci nel porto di Livorno.

E' quella con cui il Tar toscano ha deciso sul ricorso presentato dal terminalista Scotto e dall’agenzia marittima Austral avverso la decisione dell’Autorità Portuale di Livorno che aveva negato l’autorizzazione a utilizzare il Molo Italia per la movimentazione dei rotabili di Cotunav.

I giudici, con sentenza depositata l’8 novembre scorso, bocciano le pretese dei ricorrenti ma, nel farlo, fissano alcuni paletti precisi, come: la preminenza del Piano Regolatore Portuale sulla libera concorrenza dei privati e, soprattutto, esclude i rotabili dalla categoria merci generiche.

La vicenda prende le mosse dalla decisione dell'Autorità Portuale di vietare a Scotto e  Austral lo svolgimento di operazioni portuali sul lato sud del Molo Italia in seguito al mancato rinnovo da parte dell’agenzia Austral del precedente contratto con Livorno Terminal Marittimo. La decisione dell'Autorità si basava sulla valutazione che i rotabili trasportati non erano conformi alla destinazione dell’area, come indicato nel Piano Regolatore Portuale.

Il tribunale amministrativo ha fissato il criterio della preminenza del Piano Regolatore di sistema portuale il quale "assegna specifiche funzioni logistiche alle aree e alle infrastrutture portuali per specializzare le stesse in funzione delle tipologie merceologiche e di traffico, e rimediare così ad una utilizzazione promiscua e disordinata degli spazi portuali". 

Un interesse generale che scavalca quello individuale delle compagnie quindi: "Le norme del piano - si legge nel documento - che assegnano una specifica destinazione alle varie aree portuali non possono essere disattese in nome di un generico richiamo al principio di concorrenza perché questo legittimamente può essere limitato in funzione della tutela di interessi generali e tali sono quelli connessi all’incremento di efficacia nelle operazioni portuali".

In un secondo passaggio il Tar analizza anche la tipologia di merci in relazione allo spazio portuale, puntando il dito sui ro-ro. "Il traffico rotabile necessita di apposite aree dedicate ed appare logico, per una migliore efficienza nel loro trattamento, che queste con il relativo traffico di merci vengano concentrate in aree portuali dedicate ed opportunamente attrezzate".

Una decisione che potrebbe quindi avere ricadute multiple, a partire da quelle avanzate dalla Lucarelli Terminal e che interessano lo stesso attracco.


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