Raffica di furti, attività nel mirino

LIVORNO — Ha tentato di uscire da un negozio con ai piedi delle scarpe prese da uno scaffale, ma è stato tradito dal sistema antitaccheggio che si è attivato al suo passaggio. Dentro una borsa, aveva altri sei capi d'abbigliamento a cinque dei quali era stato strappato il sistema antitaccheggio.

Protagonista della vicenda un uomo fermato ieri pomeriggio all'uscita di un negozio di articoli sportivi.

La polizia intervenuta sul posto ha perquisito l'auto dell'uomo rinvenendo nel bagagliaio e nell'abitacolo capi d'abbigliamento per un valore di 700 euro, gran parte dei quali ancora dotati di etichetta e altri con uno strappo ad indicare l'asportazione forzata della placca antitaccheggio.

Scoperta la refurtiva, è stato lo stesso proprietario dell'auto a confessare la provenienza dei capi così come un berretto da baseball da 43 euro ancora con l'etichetta, risultato di furti commessi in due diverse attività commerciali di Livorno. La merce è stata restituita ai negozi mentre l'uomo è stato denunciato per furto e tentato furto aggravato dalla violenza sulle cose.

Sempre nel pomeriggio di ieri la polizia è intervenuta in una ditta che si occupa di recupero, riciclo e smaltimento metalli dove, dopo essersi introdotto nell'area, un uomo si stava allontanando con due sacchi pieni di materiale metallico, principalmente ottone e rame.

La presenza sospetta all'interno della ditta non è però sfuggita alle telecamere di videosorveglianza, ed è scattato l'allarme.

Fermato dagli agenti, intervenuti sul posto insieme al personale della vigilanza, l'uomo, un 41enne, è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato. Su disposizione del Pm sono scattati gli arresti domiciliari.

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