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Attualità venerdì 15 marzo 2019 ore 16:20
Sciopero per il clima, 500 studenti in piazza
Hanno sfilato per le vie del centro per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di avviare politiche per la tutela ambientale
LIVORNO — Circa cinquecento studenti delle scuole superiori livornesi sono scesi oggi in piazza in occasione dello sciopero globale per il clima promosso dal movimento internazionale Fridays for future.
L'obiettivo dell'iniziativa, che si è svolta in 92 paesi del mondo, è quella di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di avviare politiche per la tutela ambientale e salvare il pianeta dal riscaldamento globale.
"Come sempre - ha scritto su Facebook il sindaco Filippo Nogarin- i ragazzi ci sbattono in faccia le nostre responsabilità.
Quello che stiamo facendo per ridurre l'azione negativa dell'uomo sulla
salute del pianeta non è abbastanza. Ridurre le emissioni di
Co2 nell'aria, come abbiamo fatto noi a Livorno, raggiungendo nel 2016
gli obiettivi che ci eravamo fissati per il 2020, non è sufficiente. E' necessario introdurre politiche mirate ad adattarsi ai cambiamenti già in essere".
"Per questo - aggiunge il sindaco- a fine 2017 abbiamo adottato il Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) che, oltre ad impegnare le amministrazioni a ridurre le proprie emissioni nocive, impone di adottare tutti gli accorgimenti possibili per minimizzare gli impatti dei cambiamenti già in corso. Un esempio: per ridurre le emissioni abbiamo investito sull'introduzione del bike sharing, sulle agevolazioni tariffarie per chi si abbona all'autobus, sulla riduzione dei consumi energetici della città grazie all'installazione di 16mila led e sul rinnovo del parco auto comunale, con l'acquisto entro il 2020 di 4 auto ibride, 4 elettriche e 15 a metano. Ma non basta".
"Servono correttivi immediati per contrastare appunto gli effetti climatici - sottolinea il primo cittadino- L'esempio è via Montebello, dove abbiamo installato un asfalto drenante che consente di assorbire la quantità di pioggia in eccesso, determinata dall'aumento delle bombe d'acqua, che così non va ad appesantire e a indebolire il nostro territorio. Una piccola operazione ma con un grande impatto. E sono queste azioni coordinate che ci consentiranno di guardarci allo specchio e soprattutto di non nasconderci davanti agli sguardi dei ragazzi che oggi sono in piazza. Perché è vero che ciascuno di noi ha la possibilità, con i propri comportamenti individuali, di fare la differenza e dare il suo contributo alla salvezza del pianeta. Ma chi rappresenta le istituzioni ha una responsabilità infinitamente più grande".
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