La questione Aamps approda in Consiglio regionale

Interrogazione del M5S sulla lettera di un dirigente regionale al commissario Serini in cui non è citata una delibera della giunta comunale livornese

LIVORNO — Il Movimento 5 Stelle porta in Regione il caso Aamps, l'azienda che raccoglie e smaltisce i rifiuti al centro di un'inchiesta in cui è indagato per bancarotta fraudolenta il sindaco di Livorno, pentastellato, Filippo Nogarin.

In un'interrogazione urgente si chiedono spiegazioni sulla lettera inviata dal dirigente regionale della direzione ambiente ed energia e dal rappresentante dell'Ato Toscana Costa al commissario giudiziale del concordato preventivo dell'Aamps, Fabio Serini.

La lettera è infatti partita ufficialmente lunedì 23 maggio ma i suoi contenuti siano stati anticipati da organi di stampa sabato 21 maggio, e non cita una delibera in cui l'amministrazione comunale livornese dichiara la volontà di mantenere in house la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.

“La Regione entra a gamba tesa sul concordato preventivo di Aamps e questo tipo di azioni, in gergo calcistico, sono da rosso diretto - si legge in una nota del gruppo M5S in Consiglio regionale - Per questo chiediamo a Rossi se provvederà, a tutela della necessaria terzietà degli uffici tecnici, a rivedere la posizione del dirigente regionale firmatario della lettera e a chiedere le dimissioni del co-firmatario Franco Borchi".

"La Giunta Pd dovrà spiegarci in aula se i dirigenti hanno agito in autonomia o su indicazione di chi è loro superiore - prosegue la nota - In entrambi i casi la possibilità che quella lettera, priva per scelta o per negligenza di un’informazione cruciale, potesse compromettere il destino della partecipata livornese e delle centinaia di lavoratori ci impone un richiamo forte e chiaro ai principi di responsabilità”.

I dettagli dell'interrogazione saranno illustrati domani in una conferenza stampa del consigliere regionale Giacomo Giannarelli e del sindaco Filippo Nogarin.

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