“Cancellare la Tari”, la proposta per le imprese

Arriva da Confcommercio la richiesta di un confronto con tutti i sindaci della provincia di Livorno per dare una mano al sistema produttivo locale

PIOMBINO — Confcommercio ha scritto a tutti i sindaci dei comuni della Provincia di Livorno per chiedere un incontro, anche virtuale, per un confronto serio e pacato sulle imposte locali.

La presidente provinciale Francesca Marcucci spiega: "Comprendiamo pienamente il disagio economico che anche le amministrazioni locali stanno attraversando, e apprezziamo gli sforzi che stanno facendo i sindaci per prestare un primo soccorso alle categorie più svantaggiate. Siamo costretti però a ricordare che un buon 20 per cento delle imprese del territorio non avranno materialmente nessuna speranza di saldare le imposte comunali relative ai mesi di lockdown, e che molte micro imprese non riusciranno a riaprire, né a maggio, né mai. Rischiamo di veder scomparire segmenti importanti della nostra economia cittadina, con tutte le conseguenze a cascata su occupazione, gettito fiscale e coesione sociale che peseranno sugli anni a venire”.

Per questo la richiesta alle amministrazioni, al governo e alla politica tutta uno sforzo in più per salvare un pezzo del nostro sistema produttivo con la cancellazione dell'imposizione fiscale per imposte come la Tari, dei cui servizi le imprese non hanno o non avranno usufruito, in linea per altro con le deliberazioni di altri comuni toscani.

“Molti sindaci ci hanno già risposto, e siamo fiduciosi in un confronto aperto e collaborativo con tutti loro", ha concluso la presidente Marcucci.

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