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Attualità mercoledì 22 giugno 2016 ore 16:00

Area vasta, il no di Nogarin e Buselli

La conferenza dei sindaci Usl Toscana nord ovest si è tenuta all'ospedale livornese. Approvate le linee di indirizzo 2016-2020



LIVORNO — La conferenza aziendale dei sindaci della USL Toscana nord ovest, riunitasi questa mattina nella sala Ceccarini dell'ospedale di Livorno, ha approvato le linee di indirizzo per la predisposizione e l'attuazione del Piano di Area Vasta (PAV) 2016-2020 dell'Area Vasta Nord Ovest. In particolare i sindaci intervenuti in rappresentanza delle 12 Zone Distretto hanno espresso 10 voti favorevoli e 2 contrari (Zona Alta Val di Cecina e Zona Livornese). I no sono arrivati da Filippo Nogarin e da Marco Buselli, primi cittadini a Livorno e Volterra.

"L'approvazione delle linee di indirizzo – ha detto Samuele Lippi, presidente della conferenza dei sindaci della USL Toscana nord ovest – rappresenta uno snodo fondamentale della nostra attività che giunge all’interno di un percorso partecipativo e democratico importante che ha coinvolto tutti i territori interessati ed ha visto la convocazione delle Società della Salute, delle Zone-Distretto e l'elaborazione di cinque bozze consegnate a tutti i membri della conferenza".

"La legge regionale – ha continuato Lippi – assegna al piano di area vasta un ruolo fondamentale nella programmazione dei percorsi assistenziali in modo da garantire l’appropriatezza degli interventi, tenendo conto delle particolari condizioni delle zone disagiate e montane del territorio. Proprio per l'importanza di questo passaggio la conferenza aziendale dei sindaci all'unanimità ha chiesto agli interlocutori regionali tramite il responsabile per la programmazione sanitaria dell'Azienda USL Toscana nord ovest, Edoardo Majno, di poter avere il tempo necessario per fare tutte le valutazioni e le condivisioni ritenute indispensabili. In tale senso chiediamo alla Regione Toscana di farsi carico nei confronti del Ministero della nostra istanza volta al rispetto dei tempi necessari e legittimi ad un proficuo approfondimento di un elemento così importante come quello della programmazione sanitaria. Non si tratta quindi una dilazione temporale non motivata, ma della opportuna richiesta di un congruo tempo finalizzato all’approfondimento e alla condivisione con i territori che sarà di sicuro beneficio alla riforma stessa”.

Sul fronte degli scontenti Buselli ha detto: "Ho provato a far inserire la possibilità di perfezionare l'emendamento importante che in fase di adozione del Piano mi era stato accolto, riguardo alla necessità di mantenere gli ospedali che servono a garantire la golden hour nei territori, ma il testo è risultato di fatto da subito blindato, senza opportunità di ulteriori modifiche. L'aggiunta che avrei voluto fare, relativa a questi presidi ospedalieri, era finalizzata a valorizzarne la funzione di presidi ospedalieri di base". Una modifica, secondo Buselli, che avrebbe tutelato molti ospedali dell'Area vasta Nord-Ovest, individuando standard di servizi minimi, tipici di un ospedale che si voglia dir tale, sotto a cui non si possa scendere.


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