Lavoro

AnsaldoBreda, pressing dei sindacati su Hitachi

Le Rsu: "Una politica di crescita sui mercati non può prescindere dagli investimenti e dall'adeguamento dell'organico delle aziende del gruppo"

Le organizzazione sindacali sono intervenute in vista della cessione del ramo di azienda AnsaldoBreda ad Hitachi, operativa con ogni probabilità dal primo ottobre. 

 "Negli ultimi anniil ricorso ad incentrato, studi esterni, job shopper, lavoratori temporanei e consulenti è stato utilizzato per compensare la mancanza di personale interno - scrivono le Rsu in una nota - ma è evidente a chiunque, compresi i vertici aziendali, che questa strada non è più praticabile". 

"E' quindi necessario che si inverta questa deriva e si cominci a reintegrare il personale interno AnsaldoBreda - aggiungono i sindacati - a partire dai lavoratori con contratti di somministrazione già presenti in azienda e dai lavoratori delle aziende esterne già qualificati, che costituiscono un patrimonio di manodopera alla quale si può e si deve attingere, come più volte richiesto dalle organizzazioni sindacali". 

Per quanto riguarda la questione degli investimenti la Rsu sottolinea che "ad oggi ci sono certezze solo per gli investimenti programmati e finanziati da Finmeccanica, legati ad esigenze oggettive ed inderogabili delle commesse in corso, come la nuova sala prove a Pistoia ed il robot di saldatura per i telai carrello a Napoli". 

"Quello che manca è il piano di sviluppo, e quindi di investimenti, che Hitachi intende attuare - concludono le Rsu - in modo che le capacità progettuali e produttive degli stabilimenti di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria siano adeguate all'ambiziosa politica di crescita sui mercati sia interni che internazionali annunciata dai massimi vertici di Hitachi Rail".