Sport

Cori pro Palestina, multato il Livorno

L'Unione Sportiva Livorno 1915 ha avviato un confronto per definire cosa è libera espressione e cosa invece è offensivo

Il Livorno a Sestri Levante multato dal giudice sportivo per cori pro Palestina.

Alla società amaranto è stata infatti comminata una sanzione di 400 euro perchè “al 66esimo minuto il 70% dei suoi sostenitori ha intonato un coro configurante propaganda ideologica non consentita”.

Successivamente l'Unione sportiva Livorno 1915 ha diffuso una nota.

"In seguito alla sanzione ricevuta martedì scorso a Sestri Levante per cori ideologici intonati dalla nostra tifoseria, l'Unione Sportiva Livorno 1915 ritiene doveroso condividere alcune considerazioni. Nei giorni successivi alla gara, la società ha avviato un confronto con gli organi competenti, cercando chiarimenti sia presso la Lega – che tuttavia non ha competenza diretta in materia – sia con la Procura Federale, che ha formalizzato la sanzione". 

"Il nostro intento è stato quello di comprendere meglio i criteri con cui si distingue la libera espressione del pensiero da ciò che viene ritenuto offensivo o lesivo nei confronti di soggetti terzi.
Siamo consapevoli che la tifoseria livornese, da sempre attenta alle tematiche sociali e politiche, esprime la propria identità anche attraverso cori e striscioni. È una tradizione che fa parte della storia del nostro club e che merita rispetto", prosegue la nota.

"Allo stesso tempo, riteniamo importante tutelare la società da provvedimenti disciplinari che, pur non entrando nel merito delle idee espresse, finiscono per colpire il club in modo diretto. Non spetta a noi stabilire dove si collochi il confine tra opinione e oltraggio, ma riteniamo che il dibattito su questi temi debba essere aperto, trasparente e non ridotto a sanzioni automatiche. Il calcio è anche cultura, partecipazione e confronto. L'Unione Sportiva Livorno 1915 continuerà a dialogare con le istituzioni sportive nel rispetto dei regolamenti ma senza rinunciare a rappresentare la propria comunità e le sue sensibilità", si conclude la nota.