Cronaca

Rubano attrezzi dai cantieri, due denunciati

I carabinieri sono riusciti ad identificare due quarantenni grazie alle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona

Avevano rubato gli attrezzi da lavoro da una struttura alberghiera dell’isola dove all'interno degli operai stavano effettuando i classici lavori di manutenzione alla vigilia dell’avvio della stagione turistica, ma sono stati individuati e denunciati dai carabinieri di Marciana Marina.

Come si legge in una nota i carabinieri di Marciana Marina, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Portoferraio, sono riusciti a ricostruire gli eventi e ad identificare gli autori, denunciati per furto aggravato alla Procura della Repubblica di Livorno che ha coordinato le indagini. 

Il furto risale ai primi giorni di Marzo quando un uomo, presso i carabinieri di Marciana Marina, ha denunciato di essere stato vittima del furto di una motosega a scoppio all’interno del suo cantiere, avvenuto verosimilmente durante la pausa pranzo degli operai. 

Mentre i militari svolgevano gli accertamenti del caso, un secondo soggetto denunciava agli stessi carabinieri di aver subito un analogo furto di attrezzi da lavoro dall’interno di un proprio cantiere.

Gli investigatori hanno quindi subito passato al setaccio la zona acquisendo tutti gli elementi investigativi utili fra cui anche alcune immagini delle telecamere, sia private che pubbliche, dell’area in entrata e uscita dal centro abitato.

Confrontando tutti i dati raccolti relativi ai dei due episodi hanno individuato un’auto sospetta e da una più approfondita analisi sono arrivati ad identificare gli occupanti, due quarantenni residenti nella provincia di Livorno  già noti alle forze dell’ordine.

Trasmessi gli esiti investigativi all’autorità giudiziaria titolare, ed eseguita una perquisizione personale e domiciliare sempre ad opera dei carabinieri elbani con il supporto dell’Arma di Piombino, è stato possibile chiudere il cerchio intorno ai due indagati e recuperare la refurtiva del valore di circa euro 2.000, sequestrata, e successivamente restituita ai legittimi proprietari, soddisfatti del risultato soprattutto in quanto la perdita dei cosiddetti "ferri del mestiere” avrebbe causato disagi nella prosecuzione dei lavori.