Cronaca

Truffatore seriale assicurato alla giustizia

Utilizzava identità false per acquistare, tramite finanziamento, apparecchi elettronici. Le indagini sono partite da un negozio di Livorno

Ieri sera i carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, dopo averlo rintracciato a Foligno, hanno eseguito un’ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di un 34enne napoletano per i reati di truffa, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e ricettazione.

Le indagini dei militari dell’Arma hanno avuto inizio a maggio del 2018, quando il responsabile di un negozio di apparecchiature elettroniche di via Cosimo del Fante segnalò che, nel proprio negozio, era presente una persona che intendeva acquistare dei prodotti chiedendo di effettuare il pagamento mediante finanziamento e che, durante la compilazione della richiesta, la banca dati della società finanziaria aveva indicato l’operazione come possibile truffa.

I militari della Sezione Operativa giunsero tempestivamente sul posto e riuscirono a identificare l'uomo, che stava tentando l’acquisto di un computer Apple e di un I-Phone 8 plus, per un valore complessivo di 4.348 euro.

Per stipulare la richiesta di finanziamento il truffatore aveva utilizzato una carta d’identità, una tessera sanitaria e una certificazione Inail, che risultarono oggetto di contraffazione. Gli accertamenti successivi hanno portato a scoprire che aveva già ottenuto, con le stesse modalità, l’erogazione di finanziamenti da altre due finanziarie per un importo complessivo di 33.154 euro e di 64.372 euro. Mentre sette persone, di cui il truffatore aveva utilizzato l’identità per l’erogazione dei finanziamenti, avevano presentato denuncia per l’uso abusivo della loro identità.

Da quanto emerso durante le indagini, verosimilmente, il materiale elettronico acquistato con i finanziamenti concessi a nome di altri soggetti era destinato alla vendita a terze persone.

L’uomo si sarebbe avvalso di oltre 50 identità diverse per compiere i reati contestati, operando in varie parti del territorio nazionale.

Il gip, esaminato quanto raccolto dai carabinieri labronici ha disposto la misura cautelare in carcere e ieri, a Foligno, è stata eseguita la cattura, in un'operazione congiunta con i carabinieri della Sezione Operativa della locale Compagnia, allertati dai colleghi livornersi della possibile presenza in loco del ricercato, in ragione di alcune operazioni di richiesta di finanziamento sospette effettuate nella zona.

Contestualmente, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto un altro 26enne napoletano, probabile complice, che è stato trovato in possesso di altri documenti contraffatti, reato per cui procederà la Procura della Repubblica di Spoleto competente in loco.

I Nuclei Operativi delle Compagnie Carabinieri di Napoli-Bagnoli, Napoli-Vomero e Napoli-Stella, hanno fornito fondamentale collaborazione coadiuvando i reparti operanti in quel momento nel centro Italia, eseguendo le perquisizioni di rito nel capoluogo partenopeo.

I due sono stati accompagnati alla Casa Circondariale di Spoleto, dove ora si trovano reclusi e a disposizione delle competenti autorità giudiziarie.