Cronaca

960 chili di droga al porto in un anno e mezzo

In occasione del 245esimo anno dalla fondazione del corpo, la guardia di finanza tira le somme sulle attività svolte in provincia di Livorno

In occasione del 245esimo anno dalla fondazione del corpo, la guardia di finanza tira le somme sulle attività svolte nell'ultimo anno e mezzo in provincia di Livorno.

Complessivamente sono stati individuati 750 autori di crimini economico-finanziari, scoperte 300 imprese “fantasma” e 30 milioni di euro di Iva evasa. Sono stati accertati danni erariali per 2,3 milioni di euro. Gli interventi di polizia economico-finanziaria a tutela della concorrenza ammontano 7.500 (mediamente 13 al giorno).

Le sostanze stupefacenti sequestrate dalle fiamme gialle labroniche hanno superato la tonnellata, di cui 960 chili rinvenuti solo nel porto di Livorno.

Sempre nel porto labronico sono state sequestrate 9 tonnellate di tabacchi lavorati esteri immessi in contrabbando. Una tonnellata di queste sigarette erano anche contraffatte.

Tra i casi di riciclaggio di denaro “sporco” accertati quello riguardante un imprenditore del settore immobiliare che ha reimpiegato nell’economia regolare 600.000 euro tra compravendite di appartamenti e aumenti di capitale societari.

Nove filoni d’indagine hanno riguardato reati fallimentari per fattispecie di bancarotta documentale, privilegiata e fraudolenta, con la denuncia all’A.G. di 16 persone.

Individuati 55 “contraffattori” di merce e “pirati audiovisivi e informatici”.

Nel settore della lotta alla contraffazione dei marchi e alla pirateria audiovisiva e informatica eseguiti 115 interventi con la denuncia all’Autorità giudiziaria di 55 persone.

Oltre 337mila i prodotti sequestrati, costituiti in gran parte da capi di abbigliamento e accessori contraffatti, pericolosi o recanti la falsa o una fallace indicazione di origine o provenienza, come quella del “made in Italy” anche quando le merci sono di origine diversa.