Cronaca

Acque dei fossi tinte di giallo, mistero svelato

Anche a seguito di alcune segnalazioni ad Arpat, personale Ispra ha eseguito analisi al microscopio su alcuni campioni, scoprendo di che si tratta

L'acqua dei fossi ricoperta da una patina gialla

Questa mattina una segnalazione di un agente della Polizia stradale, che aveva notato la presenza di una chiazza oleosa sospetta di colore giallastro in alcuni tratti dei Fossi Medicei, in zona Scali della Dogana d’Acqua, ha richiamato sul posto gli ispettori Arpat.

Lo stesso fenomeno era stato notato, sempre nelle stesse ore, dal personale tecnico dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) che si trovava nel laboratorio che si affaccia sullo specchio d'acqua della Dogana d'Acqua e anche da altri cittadini abitanti nel quartiere Venezia nel tratto dei tratto dei Fossi in Scali delle Ancore.

"Grazie alla collaborazione tra i biologi di Ispra presenti nella struttura ed il personale tecnico dell'Agenzia, entrambi appartenenti al Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (Snpa) - hanno spiegato da Arpat -, è stato possibile confermare ciò che il personale del Dipartimento aveva ipotizzato dall’esame della documentazione fotografica e quindi appurare che non si trattava di scarichi inquinanti".

"In particolare - hanno riferito dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale - l’analisi al microscopio condotta da Ispra su un campione raccolto nel fosso di Dogana d’Acqua ha confermato che la patina gialla oleosa in superficie fosse dovuta ai pollini dilavati dalla superficie stradale durante le ore notturne e confluiti nelle fognature bianche e quindi nei Fossi".