Cronaca

Barista e cuoco a lavoro senza contratto

È quanto hanno riscontrato durante un controllo in uno stabilimento balneare i finanzieri

E’ un’estate florida, piena di mezzi e persone che visitano tutta la costa labronica e la Guardia di Finanza ha quindi intensificato di conseguenza le competenti attività di controllo e prevenzione. Sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Livorno, tutti i reparti sul territorio stanno approfondendo diverse segnalazioni e input riguardanti in particolare il cd. “lavoro nero stagionale” e le violazioni agli obblighi fiscali.

In questo contesto, i militari del Gruppo hanno individuato lungo la costa livornese uno stabilimento balneare, con annessa attività di ristorazione, che impiegava “in nero” una barista e un cuoco assunti in maniera irregolare. 

Nel dettaglio, è in particolare emerso come il cuoco lavorasse ininterrottamente da prima di pranzo a dopo cena, tutti giorni (senza giornata di riposo), prendendo da contratto 1.000 euro con mezzi tracciabili, e ulteriori 1.500/2.000 “in nero”; la barista, invece priva di alcun contratto, percepiva una cinquantina di euro per giornata lavorativa, senza alcuna garanzia assicurativa/contributiva.


Peraltro è emerso come entrambe i lavoratori ricevessero parte della loro retribuzione in denaro contante, in piena violazione di quanto previsto dalla L.205/2017; quest’ultima disposizione prevede che i compensi dei lavoratori debbano essere corrisposti esclusivamente con mezzi tracciabili, e non in contante.


E’ stata anche avanzata la prevista proposta di sospensione dell’attività, atteso che la società ha impiegato lavoratori irregolari in misura superiore al 10% della forza lavoro presente sul luogo di esercizio al momento dell’accesso ispettivo.


Le attività di tutela dei lavoratori e delle imprese che operano nel rispetto delle norme, proseguirà incessantemente da parte delle Fiamme Gialle di tutta la provincia, con il contestuale fine di tutelare l’utenza e le regole della sana e giusta concorrenza.