Nell'ambito dei servizi intensificati per prevenire i reati,i carabinieri della Compagnia di Livorno hanno effettuato controlli ad alto impatto, per incrementare l’azione di contrasto ai reati inerenti lo spaccio di stupefacenti e le più diffuse condotte predatorie ai danni della cittadinanza.
Nell’azione di contrasto dello spaccio di stupefacenti, sono state passate al setaccio le aree centrali urbane di piazza Garibaldi, piazza della Repubblica, piazza XX Settembre e i quartieri Corea e Shangai, incrementando sensibilmente le iniziative anti degrado.
Nel corso delle attività, condotta nelle ore pomeridiane e serali, da un controllo effettuato a seguito di diverse segnalazioni di una costante presenza di persone sospettate di svolgere attività di spaccio di droga, nei pressi di un bar del quartiere Corea, i carabinieri hanno sorpreso due giovani di origini nordafricane in possesso rispettivamente di 8 dosi di cocaina per un peso totale di oltre 2 grammi, circa 3 grammi di hashish e oltre 300 euro in banconote di vario taglio, somma ritenuta frutto di spaccio, mentre il secondo è stato trovato con 6 grammi di hashish e 20 euro in contanti.
La successiva perquisizione effettuata presso l'abitazione dei due giovani ha fatto emergere una situazione indiziario ben più articolata. All’interno di un’abitazione è stata trovata una vera e propria centrale dello spaccio, organizzata in tutto per preparare le dosi da vendere.
I carabinieri hanno infatti trovato altri 67 grammi di cocaina, 7 grammi di hashish, 2 bilancini elettronici di precisione e materiale di confezionamento delle singole dosi di droga.
Alle operazioni di perquisizione eseguite dai carabinieri hanno partecipato anche in supporto due unità cinofile del relativo Nucleo della Guardia di Finanza di Livorno.
Tutto quanto trovato è poi stato sottoposto a sequestro ed i due sono stati dichiarati in arresto per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
A seguito di udienza il Tribunale ha convalidato l’arresto confermando per gli indagati la detenzione cautelare in carcere presso la casa circondariale Le Sughere di Livorno.