Cronaca

Calci e pugni contro la porta della caserma

Un 30enne ha dato in escandescenza fuori dalla caserma dei carabinieri di viale Fabbricotti. Evacuata la sala d'attesa

Resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento. Sono questi i reati contestati ad un 30enne lucchese arrestato ieri dai carabinieri dopo aver preso a calci e pugni la porta della caserma e aver minacciato ed insultato i militari.

L’uomo già denunciato dagli stessi carabinieri, sempre per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, nella mattinata di ieri, in evidente stato di alterazione, si era recato davanti all’abitazione di una donna di circa 80 anni, bussando violentemente alla sua porta, senza una ragione specifica, quasi come se volesse buttarla giù.

L'80enne non ha denunciato l'uomo che dopo essere stato portato in caserma e visitato dal personale del 118, che non ha ritenuto lo stato di alterazione tale da richiedere un trattamento sanitario obbligatorio, è stato quindi rilasciato.

Tuttavia il 30enne ha dato in escandescenza fuori dalla caserma di Viale Fabbricotti, colpendo con calci e pugni la porta d’ingresso e i vetri blindati circostanti e trascinando una transenna verso la porta della caserma con l’intenzione di colpirla.

I militari dell’Arma lo hanno bloccato ma lui ha opposto loro resistenza, arrivando anche a minacciarli.

Per tutelare l'incolumità delle persone presenti, la sala d'attesa della stazione dei carabinieri è stata evacuata.

Il 30enne è stato arrestato e dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, oggi, a seguito della convalida dell’arresto, è scattato il divieto di dimora nel Comune di Livorno e l'allontamanento dalla città.