Dopo il maxi blitz antidroga con arresti, misure cautelari espulsioni e perquisizioni, svolto dai carabinieri fin dalle prime ore di oggi, 27 Agosto, emergono i particolari sull'operazione.
Come riferito dai carabinieri lenattività illecite erano concentrate prevalentemente in piazza Garibaldi e negli adiacenti Scali del Pontino, aree che, pur collocate in posizione centrale e affacciate su uno degli scorci più suggestivi della città, sono note per il degrado urbano, strettamente correlato alla presenza radicata di fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tale attività, esercitata in modo stabile e continuativo, era talmente consolidata da rendere agevole per chiunque l’approvvigionamento di droga sul posto senza preventivi contatti/accordi, generando una diffusa percezione di insicurezza e allarme sociale, aggravati dal fatto che le transazioni avvenivano in pieno giorno, alla presenza di famiglie e bambini che frequentavano le aree giochi attrezzate presenti in piazza.
La significativa presenza di persone tossicodipendenti che stazionavano stabilmente nell’area inoltre, come spiegano i carabinieri, contribuiva ad ulteriori fenomeni delittuosi, tra cui reati contro il patrimonio, finalizzati a trovare somme necessarie per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
A ciò si aggiungevano frequenti episodi di turbativa dell’ordine pubblico dovuti ad accese liti che in più occasioni sono degenerati in condotte violente.
Per fronteggiare questa problematica la Compagnia Carabinieri di Livorno nel settembre 2024 ha avviato un’articolata indagine che ha permesso di identificare 53 persone, la maggior parte delle quali di età compresa tra i 20 e i 30 anni, 15 destinatarie di misura cautelare e 38 destinatarie di decreto di perquisizione.
L’operazione ha avuto come obiettivo quello di disarticolare una piazza di spaccio operante 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Gli investigatori hanno utilizzato una combinazione di tecniche classiche – osservazione, controllo, pedinamento – e strumenti tecnologici avanzati, tra i quali telecamere di sorveglianza installate in punti strategici dietro autorizzazione della Procura labronica chi si è rilevata particolarmente proficua ed in grado di ricostruire le dinamiche illecite della piazza.
Nel corso delle attività che negli ultimi mesi hanno avuto ad oggetto piazza Garibaldi sono stati conseguiti importanti risultati operativi: 10 persone sono state arrestate, 12 sono state deferite in stato di libertà, 57 assuntori (tra i quali 7 minori) sono stati segnalati alla Prefettura di Livorno, ricostruite e documentate oltre 430 cessioni di stupefacenti, tra le quali almeno 7 nei riguardi di ulteriori minorenni in fase di identificazione, e sono stati sequestrati circa 2 chili di droga.
Di particolare allarme il caso di uno dei segnalati che si è recato ad acquistare droga portandosi dietro il proprio figlio di circa due anni. Per tale evento i carabinieri della Compagnia di Livorno, oltre a segnalare l’uomo alla Prefettura labronica quale assuntore di sostanze stupefacenti, hanno informato il Tribunale per i Minorenni di Firenze a tutela del piccolo.
Le modalità di spaccio erano sistematiche e ripetitive: gli acquirenti arrivavano a piedi, in bicicletta o in auto, si avvicinavano agli spacciatori costantemente presenti in piazza mostrando il denaro e ricevevano la dose, precedentemente nascosta tra i veicoli in sosta nelle vicinanze, tra gli indumenti personali degli indagati o sfruttando le baracchine della piazza, nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Sebbene le persone coinvolte non siano risultate organizzate tra loro, gestivano autonomamente delle aree di influenza e stazionavano costantemente nell’area, generando disagio per i residenti.
Le indagini hanno permesso di stimare un volume d’affari giornaliero in circa 1.000 euro.
La quasi totalità degli indagati risulta priva di una dimora stabile e di un regolare lavoro, circostanza che, secondo i carabinieri, evidenzia come l’attività di spaccio rappresentasse per loro l’unica fonte di sostentamento.
Tutte le persone coinvolte risultano gravate da numerosi precedenti penali, sia per reati legati agli stupefacenti, che per delitti contro la persona e contro il patrimonio.
Alcuni degli indagati sono già conosciuti alle forze dell’ordine ed alla Procura in quanto già sottoposti a diversi procedimenti penali, anche per reati più gravi.
Il risultato, come spiegano i carabinieri, è stato un quadro accusatorio solido, fondato su riscontri oggettivi, testimonianze, sequestri ed osservazioni dirette, che ha permesso di ricostruire con precisione la piazza di spaccio, interrompendo l’attività illecita.
L’operazione condotta, come evidenziano i carabinieri, rappresenta un segnale da parte delle Istituzioni nella lotta al degrado urbano ed al traffico di stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei minori, spesso coinvolti o quantomeno esposti a dinamiche illecite. Piazza Garibaldi e gli Scali del Pontino, da tempo al centro di segnalazioni da parte dei cittadini e simbolo di una crescente percezione di insicurezza tanto da essere definiti come “un vero e proprio emporio a cielo aperto di illegalità”, sono stati oggetto di un intervento mirato per ristabilire condizioni di legalità e decoro urbano.
"L’Arma dei Carabinieri ribadisce l’impegno a presidiare il territorio, garantendo sicurezza, legalità ed ascolto costante delle istanze della cittadinanza", concludono i carabinieri.