Cronaca

Il fiuto di Dely fa scoprire la droga

Arrestato un cittadino albanese. Sequestrati 57 grammi di cocaina e una auto. Denunciati altri due albanesi nell'operazione della Finanza

I militari della Finanza hanno eseguito un posto di controllo stradale lungo una importante direttrice di ingresso al territorio urbano. 

E' stata fermata una vettura a targa italiana, all'interno della quale sono risultati presenti tre cittadini albanesi.

Dai controlli è emerso che uno dei passeggeri era gravato da precedenti per traffico di stupefacenti ed è stato richiesto l'ausilio della unità cinofila antidroga al fine di approfondire l’ispezione del veicolo e degli occupanti.

Appena si è avvicinato all’abitacolo della vettura, il fiuto di Dely – il “Finanziere a quattro zampe” protagonista di molteplici operazioni condotte al fianco dei colleghi in uniforme –  si è dimostrato attratto dalla parte centrale del cruscotto. Il cane ha, dunque, iniziato a raspare con le proprie zampe in prossimità dell’autoradio, indicando ai militari che da lì proveniva la traccia per la cui individuazione il cane è specificamente addestrato.

Il successivo esame della plancia del mezzo ha consentito, quindi, di rinvenire, all'interno di un vano nascosto dietro l'alloggiamento dell'autoradio, un involucro di cellophane contenente  57 grammi di sostanza biancastra che, sottoposta a reazione chimica con il “drop-test”, è stata identificata come cocaina ad elevato grado di purezza.

Le attività di ricerca sono state a quel punto estese anche ad un appartamento, a Livorno, dove sono risultati domiciliati i tre albanesi. La perquisizione all’interno dell'abitazione ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione e della sostanza “da taglio”, a dimostrazione che, dopo averne aumentato il peso complessivo tramite la miscelazione con altre sostanze, lo stupefacente sarebbe stato confezionato in piccole dosi, destinate allo spaccio.

Il pregiudicato albanese è stato tratto in arresto per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, sottoposto a restrizione domiciliare, mentre i restanti due soggetti albanesi sono stati denunciati a piede libero per concorso nel medesimo reato.