Lavoro

Iss Palumbo, "azienda faccia marcia indietro"

Dopo l'annuncio di 30 licenziamenti interviene la Filcams-Cgil rivolgendo delle richieste precise all'azienda e ad Eni

"Nei giorni scorsi la Iss Palumbo, azienda che all'interno della raffineria Eni si occupa di stoccaggio logistica e movimentazione dei lubrificanti, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per i suoi 30 dipendenti. Il licenziamento diventerà effettivo a partire dal 1 Febbraio 2023".

Flaviano Bardocci, Filcams-Cgil provincia di Livorno, interviene sulla situazione della Iss Palumbo che ha annunciato un licenziamento di massa.

"La decisione della Iss Palumbo è inaccettabile poichè si tratta di un vero e proprio licenziamento preventivo:  - prosegue Bardocci  - il contratto di appalto tra ISS Palumbo e Eni scadrà infatti il 31 gennaio 2023. All'azienda chiediamo pertanto di fare marcia indietro e di ritirare subito la procedura di licenziamento, in attesa di arrivare al 31 Gennaio per capire con certezza quale sarà il futuro dell'appalto. Ad Eni chiediamo invece di far chiarezza proprio sul futuro dell'appalto in questione: a quanto si apprende verrà infatti bandita una nuova gara, ma i dettagli di essa ancora non si conoscono. Ad Eni chiediamo garanzie concrete anche in tema di tutela dei livelli occupazionali e retributivi: tutti i 30 lavoratori alle dipendenze della ISS Palumbo dovranno infatti essere riassorbiti dall'azienda che vincerà la gara e mantenere lo stesso stipendio".

"La Filcams-Cgil vigilerà sulla questione e come sempre sarà al fianco dei lavoratori, pronta a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare i loro diritti e la loro professionalità", conclude Bardocci.