"Nel giro di tre giorni a Livorno sono stati ingiustamente licenziati due dipendenti dei supermercati Pam: tutto ciò è inaccettabile, essendo il risultato di una politica sempre più vessatoria e intimidatoria dell’azienda nei confronti dei suoi dipendenti".
Lo scrive in una nota Filcams-Cgil Livorno.
"Sospettiamo che dietro questi provvedimenti ci sia un disegno aziendale ben preciso. - prosegue il sindacato - I lavoratori colpiti da questo ingiusto provvedimento appartengono a due distinti punti vendita: ciò che li accomuna però è il fatto che si tratta di dipendenti con una importante anzianità contrattuale. Lavoratori “storici” quindi, con contratti di lavoro maggiormente onerosi per le casse dell’azienda, dunque evidentemente “sgraditi”.
Uno dei due è stato addirittura licenziato a seguito di un controllo aziendale legato al cosiddetto “test carrello” messo in atto dal “falso cliente”, test che viene normalmente eseguito per verificare a livello campionario la qualità del servizio".
"È pertanto inammissibile che questo controverso strumento venga addirittura utilizzato per licenziare un dipendente, oltretutto esperto e qualificato. - aggiunge il sindacato -
Ricordiamo a tal proposito che la figura del cassiere non è equiparabile a quella della guardia giurata, essendo la sua mansione principale non legata all’antitaccheggio e alla sicurezza. L’azienda non è purtroppo nuova a questi provvedimenti: nei giorni scorsi, sempre a seguito di un controllo legato al “test carrello”, è stato licenziato un lavoratore di un punto vendita di Siena".
"L’obiettivo è ormai chiaro: aumentare la pressione nei confronti di determinati lavoratori per indurli allo sbaglio e dunque poterli punire. - conclude il sindacato - La dignità dei dipendenti non può essere calpestata: tutte le criticità legate al pesante clima interno ai punti vendita Pam saranno pertanto prontamente denunciate nel corso dell’incontro indetto a livello nazionale tra azienda e sindacati in programma per giovedì 20 Novembre".