Cultura

Livornina d'oro a Carlo Coccioli

La Giunta Comunale approva il conferimento della massima onorificenza cittadina allo scrittore livornese nel 16° anniversario della sua scomparsa

La Giunta Comunale ha deciso di conferire la Livornina d’oro, massima onorificenza della Città di Livorno, a Carlo Coccioli, scrittore livornese nato nel 1920 e deceduto a Città del Messico nel 2003. Il tributo arriva a 16 anni dalla morte del celebre intellettuale, scrittore di fama mondiale, partigiano e medaglia d’argento al valor militare per la resistenza partigiana.

“Abbiamo voluto con questo tributo omaggiare la memoria di un livornese illustre che merita una definitiva riscoperta della propria opera in patria, dove purtroppo invece fu spesso osteggiato per le sue prese di posizione libertarie su temi scottanti come omosessualità e religione” così Francesco Belais, assessore alla cultura, a commento.

Narratore e intellettuale fuori dagli schemi ordinari, scrittore dalla bibliografia vastissima, autore di libri tradotti in almeno 15 lingue e conosciutissimo all’estero specie in Messico dove si trasferì “in esilio volontario” nel 1953, Carlo Coccioli ha ricevuto pochi riconoscimenti in Italia tra cui un premio selezione Campiello nel 1976. Il Comune di Livorno gli aveva già reso omaggio intitolandogli una sala lettura presso la sede della Biblioteca “F.D.Guerrazzi” a Villa Fabbricotti ed una strada nel complesso Porta a Mare. Adesso, con una cerimonia la cui data sarà indicata nei prossimi giorni, l’amministrazione comunale procederà a conferirgli la Livornina d’oro, massima onorificenza cittadina, che sarà consegnata al nipote Marco Coccioli.