Cronaca

"Ha vaccinato sua moglie", l'Asl avvia un'indagine

Accertamenti in corso da parte dell'azienda sanitaria dopo alcune e-mail anonime che accuserebbero un medico del carcere

Alcune mail anonime inviate ai vertici del carcere e dell'Asl e al garante dei detenuti della Toscana accuserebbero un medico in servizio nel presidio sanitario del carcere Le Sughere di aver somministrato alla moglie una dose di Moderna durante la vaccinazione del personale penitenziario, classificato fra le categorie con priorità.

La notizia è stata anticipata dal quotidiano Il Tirreno e oggi l'Asl Toscana Nord Ovest ha fatto sapere di avere aperto un'indagine specifica "Per ricostruire l’accaduto ed individuare eventuali responsabilità".

"Una volta accertati fatti -  si legge in una nota dell'azienda sanitaria- verranno valutati gli eventuali e conseguenti provvedimenti disciplinari previsti, salvo ogni altra valutazione. La direzione aziendale, che segue personalmente il caso, ha dato mandato agli uffici competenti di acquisire tutti gli elementi utili e, tenendo conto della giusta attenzione dell’opinione pubblica su questo tipo di accadimenti, formulare un parere il più rigoroso possibile".

Una mail specificherebbe che la dose del vaccino sarebbe stata inoculata alla donna al di fuori del carcere. Intanto il garante dei detenuti Giuseppe Fanfani ha inviato una richiesta di chiarimenti al Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria della Toscana e alla direzione del Servizio sanitario regionale.