Cronaca

Muore a 78 anni all'interno dell'ex deposito Atl

Il fatto è stato reso noto dal sindacato Asia Usb. L'uomo viveva in un alloggio di fortuna dopo che era stato sfrattato da casa

"Abbiamo conosciuto Renato circa 3 anni fa quando decise di presentarsi nella sede del sindacato a seguito dello sfratto. Da alcuni mesi non riusciva più a pagare l'affitto e nessuno dei suoi familiari poteva ospitarlo, neanche temporaneamente. Provammo quindi a rivolgerci agli assistenti sociali e al Comune ma anche in questo caso ricevemmo solo porte in faccia. Purtroppo, come è successo a centinaia di famiglie in questi anni, l'unica soluzione fu chiedere ad una delle tante strutture occupate di ospitarlo. L'ex deposito ATL per l'esattezza."

Lo riferisce il sindacato Asia Usb, raccontando quanto avvenuto. L'uomo, di 78 anni, livornese, è infatti morto nella giornata di ieri all'interno dell'ex deposito Atl di via Meyer.

"Renato fu lasciato solo e purtroppo anche da solo è deceduto. E' stato un nostro iscritto, che da due giorni non lo sentiva al telefono, ad accorrere all'interno della struttura. Una volta entrati nella stanza l'amara scoperta.
Renato, nonostante l'età e gli acciacchi, partecipava spesso alle iniziative e ai picchetti di solidarietà. Noi che siamo stati la sua famiglia in questi ultimi anni piangiamo la sua scomparsa e lo ricordiamo con rispetto e con affetto".

"Nessuna istituzione lo ha aiutato nel momento del bisogno. La destra cittadina, che tanto sbraita contro le occupazioni abitative e contro gli stranieri (prima gli Italiani!) non ha ovviamente mosso un dito", continua Usb.

"Come sempre sono state le famiglie del comitato e del sindacato a dare una mano concreta. Ma Renato si meritava di più, si meritava uno Stato che sostiene e aiuta i propri cittadini in difficoltà. Specialmente se anziani e malati.
Possibile che in Italia nel 2021 non si possano trovare delle alternative?

 Nel deposito ATL ci sono famiglie di tutte le nazionalità. Italiani e stranieri che insieme combattono quotidianamente per i loro diritti", ricorda il sindacato.