Cultura

Il nuovo libro di Maurizio Grasso

Romano di nascita e toscano di adozione, Grasso vive a Livorno. Questa è la sua ultima opera, che racconta amore e ricordi

Maurizio Grasso

Una nuova opera per Maurizio Grasso. Romano di nascita e toscano di adozione, vive da anni a Livorno, città dove apprezza "Atmosfere e schiettezza".

Il romanzo "Non farti tante domande" è la storia di una donna, Beatrice e del suo ex fidanzato all'Università, Guido, che si ritrovano per caso venti anni dopo. Lei, conduttrice tv e un matrimonio fallito con un calciatore, lui noto archeologo.

Una storia di vita che è anche ricordi, emozioni, riflessioni sull'età e sui valori. Ma anche sul destino e sulle consapevolezze. Un romanzo, insomma, da leggere tutto d'un fiato, nel quale, forse, molti rivivranno vicende vissute o relazioni mai nate, ricordi di gioventù e la presa di coscienza del proprio essere.

Maurizio Grasso ha esordito come narratore nella metà degli anni ’80 con due opere. Ha portato avanti per lungo tempo l'attività di traduttore di testi dei grandi classici francesi. "Sì, devo dire che questo ha influito molto sul mio stile, che prima era fantastico e poi è diventato realistico".

Così sono arrivati Luci di costiera, Plettri nelle mani di Dio, raccolta sui Beatles scritta a quattro mani con Andrea Barghi, il romanzo Girandole sui Balconi ( che racconta una relazione umana nata in carcere tra un ex fotoreporter e un boss mafioso ), le raccolte di racconti Un giorno capirai e Altre Nostalgie e infine questo romanzo.

Si parte da una scuola calcio dove sono stati rinvenuti reperti archeologici e si arriva ad analizzare l'amore tra due persone. Probabilmente la figura retorica dello scavo non è casuale, visto che il romanzo è soprattutto uno scavo psicologico e nei sentimenti, quelli giovanili e quelli più maturi..

Grasso, oltre a scrivere e tradurre libri, ha collaborato con racconti e recensioni a numerose riviste letterarie. 

"Ho cominciato a scrivere a venti anni, sono un creativo", racconta, "La mia vera passione da giovane era però la musica e sognavo di diventare compositore. Da una certa età in poi ho virato sulla letteratura ma tuttora la musica è il mio ossigeno". 

Livorno è adesso la sua città, ma Grasso ha passato parte della sua vita anche in un'altra parte della Toscana, il Casentino.