Cronaca

Operaio morto per amianto, maxirisarcimento

Il manutentore era stato esposto per anni alla fibra killer. La Corte d'appello ha confermato la sentenza che prevede un milione di euro ai familiari

Foto di archivio

Risarcimento di un milione di euro ai familiari dell'operaio manutentore elettrico morto per mesotelioma a Pisa all'età di 77 anni, dopo un'esposizione ventennale all'amianto durante il suo lavoro: la Corte d’Appello di Firenze ha confermato la sentenza di primo grado che condannava Enel al maxirisarcimento.

"Il lavoratore deceduto - spiega l'Osservatorio Nazionale Amianto che ha diffuso la notizia - è stato esposto alla fibra killer per 20 anni". 

Nel reparto elettrico delle centrali in cui l'operaio era impiegato "c’erano le turbine coibentate con amianto".

"In primo grado - rammenta l'Ona - i testimoni hanno dichiarato che 'il materiale tendeva a sbriciolarsi', che nessuno dei lavoratori indossava mascherine protettive, e che non esisteva un impianto di aereazione né aspiratori".


Esprime soddisfazione il presidente dell'Ona e avvocato Ezio Bonanni, difensore dei familiari della vittima.