Cronaca

Scoprire droghe ed esplosivi con Terahertz

Tecnologia all'avanguardia in grado di essere applicata ai porti. Di questo si è parlato in un convegno promosso dal Propeller club

I relatori del convegno

Una nuova tecnologia per l’identificazione di droghe, esplosivi, denaro e merce di contrabbando, per la cui applicazione sarà realizzato un prototipo tra 18 mesi. 

Questo l’oggetto del convegno organizzato dall’International Propeller Club Port of Leghorn lunedì scorso, nella sede concessa dello YachtClub.

A permettere questo passo in avanti nei controlli doganali e aeroportuali sarà proprio l’utilizzo della frequenza TeraHertz, innocua per gli esseri umani, ma in grado di individuare in pochi secondi “l’impronta digitale” spettrografica dei materiali. I tempi di scansione veloci e il collegamento ai database portuali consentirebbero di aumentare esponenzialmente i controlli senza rallentare la catena logistica.

A parlare di questa nuova opportunità, ospiti della presidente Maria Gloria Giani Pollastrini, c’erano Massimo Ricasoli e Luigi Garruto (Agenzia delle Dogane), Massimiliano Bitossi (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sez. Pisa/ EGO-Virgo), Riccardo Paoletti (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sez. Pisa /Universitàdi Siena) e Stefano Garzelli, CEO di Blue Team Computers.