Lavoro

"Ridateci un contratto e garanzie"

Manifestazione e sciopero dei metalmeccanici della provincia di Livorno che hanno aderito stamani allo sciopero nazionale indetto da Fim, Fiom e Uilm

Foto di Ilaria Landi (da Twitter)

I lavoratori del comparto si sono dati appuntamento questa mattina di fronte alla raffineria Eni di Stagno in segno di protesta contro lo stallo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre. Da un lato i sindacati che chiedono un aumento salariale, dall'altra Federmeccanica che vorrebbe istituire un salario minimo di garanzia da rivalutare ogni anno ma che secondo Fim, Fiom e Uilm "porterebbe aumenti dello stipendio solo al 5 per cento dei lavoratori".

Dopo un breve presidio e volantinaggio, il sit in si è trasformato in un corteo e i manifestanti si sono incamminati lungo l'Aurelia sventolando striscioni e le bandiere dei sindacati.

"E' importante oggi manifestare in modo compatto - ha detto Fausto Fagioli,
segretario provinciale Fim - perché Federmeccanica non ha intenzione di rinnovare il contratto dei metalmeccanici che continuano a chiedere che l'aumento salariale, oggi messo in discussione continui a tutelare il potere di acquisto dei lavoratori e contribuisca a tenere insieme il Paese anche in tempi di crisi".

"Quello di oggi è uno degli scioperi più significativi e importanti del nostro settore - ha aggiunto Vincenzo Renda, segretario Uilm di Livorno - perché in gioco ci sono le sorti del contratto collettivo nazionale".