Ieri mattina si è svolto lo sciopero di due ore proclamato dalla RSU della Pierburg di Livorno, con un’ora di presidio davanti ai cancelli dalle 10 alle 11.
Lo spiega in una nota Massimo Braccini, segretario generale Fiom-Cgil Livorno.
"La mobilitazione ha riguardato tutti gli stabilimenti europei del gruppo Rheinmetall. - ha aggiunto Braccini - La partecipazione è stata altissima, a dimostrazione della forte preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori per il futuro dello stabilimento. La decisione di Rheinmetall di dismettere l’intera divisione civile automotive mette a rischio i 240 dipendenti di Livorno, già al secondo anno di ammortizzatori sociali".
"Per questo chiediamo un piano industriale chiaro e garanzie concrete sulla continuità produttiva e occupazionale.
Durante il recente incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy abbiamo ribadito che ogni passaggio relativo alla vendita deve essere gestito con trasparenza e con la piena tutela del sito. Il confronto continuerà il 29 gennaio, ma la mobilitazione non si fermerà finché non avremo risposte certe sul futuro della Pierburg di Livorno", ha concluso Braccini.