Cronaca

Sos punteruolo rosso, altre 14 palme da abbattere

Negli ultimi due anni sono aumentati i casi a Livorno. 80 verbali emessi dal Comune da gennaio a settembre. Nuovi provvedimenti

In crescita l’emergenza causata dal parassita che attacca e distrugge alcune specie di palma.

La situazione ha spinto l’Amministrazione, sulla base del rapporto tecnico dell’ufficio Verde urbano, ad adottare urgenti azioni di contrasto al fenomeno. La normativa (comunitaria, nazionale e regionale) impone infatti l’immediato abbattimento degli esemplari colpiti dal parassita rosso e il trattamento meccanico delle parti infette tramite la cosiddetta “cippatura” e il conferimento in discarica. Le misure urgenti adottate riguardano i sopralluoghi e la verbalizzazione nei giardini pubblici e privati e l’eventuale autorizzazione all'abbattimento (ai sensi del Regolamento del Verde).
Nei prossimi giorni dovranno quindi essere abbattute 14 palme pubbliche (su un patrimonio totale di 626 esemplari), infestate in questi ultimi giorni. Nel dettaglio: 5 al Cimitero dei Lupi, 2 in Piazza Dante, 1 alle Terme del Corallo, 1 in Piazza del Municipio, 1 in Piazza Dei Mille, 1 in Piazza della Vittoria, 1 in Piazza Cappiello, 1 al Parco Masini e 1 al Villaggio Sportivo Sorgenti.

Ma in quest’azione di contrasto saranno coinvolti anche numerosi proprietari di giardini privati, con ben 125 palme colpite negli ultimi tre anni. Per questo è attivo un indirizzo mail dedicato alla segnalazione di tutti i ritrovamenti effettuati sul territorio regionale:fitosanitario-palme@regione.toscana.it. In alternativa si può telefonare al numero della Regione Toscana 0554385395.
Alla base della lotta al punteruolo rosso c’è l’intensa attività di monitoraggio che continua a vedere l’ufficio comunale del Verde urbano, gli ispettori e gli agenti fitosanitari del Servizio fitosanitario della Regione Toscana e il corpo forestale dello Stato, tutti insieme impegnati in un continuo scambio di informazioni e dati, per seguire costantemente l’evoluzione dell’infestazione, per individuare precocemente i sintomi di attacco sulle palme e quindi per impedirne la diffusione.
La specie più colpita è la palma delle Canarie (Phoenix canariensis), con oltre il 98 pe cento degli esemplari attaccati, per questo motivo viene sconsigliata la sua piantumazione, a favore invece di altre specie più resistenti, anche perché le azioni che è possibile adottare, come i trattamenti fitosanitari con microirrigazione in chioma, si sono rivelati di dubbio successo, ma molto inquinanti.