Cronaca

Statua Santa Lucia, la posizione dell'Uici

Il vertice regionale dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti interviene sulla vicenda della statua di Santa Lucia di Adolfo Wildt

L'opera venduta ( foto da wikipedia )

"L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in merito alla questione della statuta di S. Lucia, venduta non dai vertici associativi bensí dai dirigenti territoriali di Livorno, dopo aver esaminato gli atti in possesso della sezione territoriale, anche su consiglio dei legali, ha, in accordo con l’azienda sanitaria deciso (senza alcun ping pong o carte bollate) di affidare la questione alla giustizia ordinaria che dovrà esprimere un giudizio in merito", scrive Massimo Vita, commissario della sezione di Livorno.

La vicenda riguarda una statua che era all'interno di un presidio sanitario da anni, venduta a Londra dall'Unione Ciechi per una cifra che ha superato i 600mila euro dopo un'asta da Sotheby's, ma con la Asl che ne richiede la proprietà e pretende un risarcimento.

"Uici e azienda sanitaria sono convinte entrambe di avere la titolarità dell’opera. Abbiamo chiesto che, qualora il ricavato della vendita dovesse essere assegnato all’azienda, lo stesso dovrà essere impegnato a favore di ciechi e ipovedenti."

"La conferenza stampa dei giorni scorsi - prosegue Vita - è stata organizzata da nostri associati che non esprimono in alcun modo la volontà dell’associazione. Quanto affermato dai nostri associati non risponde del tutto a verità e comunque rimane sempre una legittima ma privata presa di posizione. Chi scrive, è stato nominato commissario ad acta dal consiglio regionale Uici della toscana, al fine di riportare la vicenda in capo ai vertici associativi. In questo spirito, in coordinamento con la Presidenza nazionale, faró quanto possibile perché sia rispettata la legge e l’onorabilità della nostra associazione."