Lavoro

The Space, mancato accordo per le lavoratrici

L’appello dei sindacati territoriali: “Il tavolo deve essere nazionale, il committente è l’ago della bilancia”

Da oggi lo spettro della disoccupazione, per le lavoratrici in lotta ormai da settimane, è diventato realtà, si è concretizzato lunedì in tarda serata, con la firma del verbale di mancato accordo alla Direzione territoriale del lavoro tra Global Service Cleanmas e le rappresentanze sindacali, conclusasi dopo ore di serrata trattativa.

" Una riunione surreale - commentano i sindacalisti presenti - credevamo che l'intervento della Regione fosse stato utile per riportare l'azienda su posizioni più collaborative, ma in realtà questa è una partita che si sta giocando su più tavoli ".

In altre regioni, infatti, gli appalti del cinema " The Space " sono nelle medesime condizioni, le trattative sono aperte e Bologna sembra essere la situazione più critica, perciò, nonostante i sindacati labronici fossero disponibili a discutere, i rappresentanti dell'azienda sembrava avessero mandato di non sottoscrivere accordi."Nonostante da parte nostra ci fossero aperture importanti - proseguono i rappresentanti sindacali - l'azienda ha fatto di tutto per far saltare la discussione. Per un passo avanti nella discussione, i rappresentanti dell’azienda ne facevano due indietro".

E' stato richiesto unitariamente da parte dei sindacalisti di Livorno l'intervento delle strutture nazionali "Per noi questo cambio appalto era semplice - concludono - non doveva mettere in discussione nè livelli salariali nè occupazionali, tanto più che il contratto multiservizi, proprio per chi opera nelle pulizie, prevede specificatamente una clausola sociale".

Adesso la trattativa si trasferirà a livello nazionale con l'apertura di un tavolo che dovrebbe essere attivato già entro la fine di questa settimana.

“Confidiamo – concludono i sindacati - in un intervento tempestivo e definitivo del committente cinema “The Space” che possa ricondurre l'appaltatore a decisioni che tengono conto dei diritti e delle dignità delle lavoratrici in questione, ricordando che in questi casi è il committente l'ago della bilancia che può dare una svolta positiva alla vertenza”.