La speranza è che l'atto vandalico non sia collegato al credo religioso del negoziante, ma che si sia trattato di un gesto, sì sconsiderato, ma non fatto a scopo minatorio. Difficile dire quando esattamente la svastica, accompagnata da doppia esse e numero 88 che richiama l'Heil Hitler, sia stata impressa sul muro.
Del fatto è stata informata la Digos.