Cronaca

Evadono dai domiciliari e finiscono in carcere

Due uomini sono stati condotti nel carcere di Livorno per aver violato le regole disposte dal tribunale e per aver commesso altri reati

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato livornese ha dato esecuzione a due ordinanze cautelari in carcere quali aggravamento delle misure degli arresti domiciliari.

La prima, a carico di un pregiudicato livornese di 44 anni, che era stato indagato dalla Squadra Mobile di Livorno per i reati di riciclaggio di scooter rubati ed era agli arresti domiciliari dal 19 Maggio scorso.

Tuttavia, durante le ore di permesso, era stato controllato dalla stessa polizia giudiziaria a bordo di un ciclomotore rubato la mattina dello stesso giorno. Per tale motivo il Tribunale di Livorno, ritenuta persistente la capacità a delinquere e la inidoneità della misura degli arresti domiciliari, per evitare la reiterazione dei reati della stessa specie, ha disposto nei confronti dell’uomo la misura più restrittiva della custodia in carcere.


Il secondo caso invece riguarda un tunisino di 38 anni, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. L’uomo, nel mese di Novembre 2022, era stato arrestato poiché trovato in possesso di una bomboletta di gas urticante, parificato ad un’arma. 

In tale circostanza, l’autorità giudiziaria lo aveva sottoposto al regime dell’obbligo di firma presso la Questura di Livorno.

Durante tale misura, che avrebbe spesso disatteso, avrebbe anche compiuto alcuni furti, l’ultimo dei quali, quello di un marsupio da un cantiere edile ai danni di un muratore. 

Per tali reati il Tribunale di Livorno aveva emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere, già eseguita dagli investigatori della Polizia di Stato livornese.

In data 29 Giugno era stato scarcerato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, dai quali tuttavia era evaso.

Dopo la segnalazione della polizia giudiziaria, il Tribunale di Livorno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto di nuovo la custodia in carcere.

Entrambi gli indagati, subito rintracciati dai poliziotti della squadra mobile, sono stati  ricondotti presso la Casa Clcircondariale “Le Sughere” a disposizione dell’autorità giudiziaria.