Cronaca

Caporalato nei campi, dieci arresti

Dalle prime luci dell'alba è in corso un blitz dei carabinieri. I lavori di un centro di accoglienza venivano sfruttati e sottopagati

Dall'alba di questa mattina, 29 Aprile, è in corso un blitz dei caratteri che ha portato all'arresto di 10 persone accusate di aver organizzato un sistema di utilizzo illecito di cittadini extracomunitari ospitati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria – CAS di Piombino, impiegati nel settore agricolo in diverse province della Toscana, come riferiscono dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno attraverso una nota.

I carabinieri del Comando Provinciale di Livorno stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno, nei confronti di 10 persone di nazionalità pakistana accusate concorso tra loro, del reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.

L’indagine denominata “Piedi Scalzi", coordinata dalla locale Procura e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piombino con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Livorno, ha consentito di ricostruire l’illecito utilizzo di manodopera effettuato da 6 titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori, hanno impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 cittadini di nazionalità pakistana e bengalese ospitati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria di Piombino per la raccolta di ortaggi/olive e la pulizia di vigneti in terreni nelle province di Livorno e Grosseto.

In particolare lo sfruttamento dei cittadini extracomunitari veniva effettuato senza un regolare contratto di assunzione, facendoli lavorare anche 10 ore al giorno senza nessuna pausa e pagandoli 0,97 euro all'ora con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene.

Nel corso dell’operazione è stato anche eseguito un decreto di sequestro preventivo di  45mila euro quale profitto accertato dalI'Inps in seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi per i lavoratori irregolari.