Cronaca

Bonus facciate, truffa da 33 milioni di euro

I militari della Guardia di Finanza hanno compiuto indagini e scoperto un giro di affari di falsi crediti per lavori mai effettuati

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Livorno hanno dato esecuzione ad altri due decreti di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno, riguardanti crediti fittizi per un ammontare complessivo pari a oltre 33 milioni di euro per le ipotesi di reato della truffa aggravata ai danni dello Stato e di indebite compensazioni di crediti d’imposta, perpetrate da un’articolata rete criminale, ideata e gestita dal titolare di uno studio di consulenza del milanese con il diretto coinvolgimento di 10 società edili, dislocate sull’intero territorio nazionale.

Lo si apprende da una nota della Guardia di Finanza di Livorno.

L’indagine scaturisce da una mirata analisi di rischio e incrocio di dati, sviluppata in sinergia con l’Agenzia delle Entrate, sfociata quindi in un’attività di polizia giudiziaria coordinata Procura della Repubblica del “Bonus Facciate” per la realizzazione di interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti.

Tale beneficio consente la detrazione fiscale delle spese sostenute negli anni 2020 e 2021 nella misura del 90% ovvero la possibilità di utilizzare uncredito d’imposta di pari importo cedibile a terzi e, quindi, monetizzabile.

Dopo un primo sequestro di 8.334.092 milioni di euro eseguito lo scorso anno, i militari del Gruppo di Livorno hanno proseguito gli accertamenti, approfondendo le anomalie e gli allert di rischio emersi a carico del commercialista, artefice della frode.

E’ pertanto emersa l’incapacità strutturale delle società a svolgere i lavori edili in relazione ai quali avevano maturato cospicui crediti di imposta.

Per tale motivo, i rappresentanti legali delle società sonostati deferiti all’autorità giudiziaria labronica, mentre i proprietari degli immobili oggetto di ristrutturazione edilizia hanno negato di aver eseguito interventi di manutenzione sui propri appartamenti facenti parte di svariati condomini.

Il lavoro svolto dai Finanzieri del Gruppo labronico ha permesso di ricostruire la filiera delle cessioni dei crediti d’imposta fittizi effettuate dalle suddette imprese indagate, facenti parte del sodalizio criminale e di sottoporre a sequestro un ammontare di crediti fiscali fittizi complessivamente pari ad euro 18.225.441,74, appena prima che venissero incassati e se ne perdesse traccia.

Il commercialista è stato sottoposto a misura cautelare personale di tipo interdittivo.