Politica

Nogarin si difende ma scarica Pizzarotti

Il sindaco labronico replica alle critiche sul web e conferma il giudizio sul suo omologo di Parma: "Grave errore tacere sull'avviso di garanzia"

"Fascista, leccaculo, servo, venduto. Sono solo alcuni degli epiteti con cui sono stato definito sui social network dopo il mio tweet di ieri pomeriggio sulla vicenda di Federico Pizzarotti" ma "a questo punto e' necessario fare chiarezza". Si affida ancor ai social media, strumento principe di comunicazione del MoVimento 5 stelle, isindaco di Livorno Filippo Nogarin, per replicare alla ridda di accuse e insulti piovuti 

A scatenare il putiferio mediatico le dichiarazioni di ieri del sindaco labronico all'indirizzo del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sospeso dal Movimento con una mail dallo staff di Beppe Grillo, dopoché lo stesso Nogarin solo il giorno prima aveva testimoniato solidarietà al suo omologo emiliano. Un atteggiamento che non è piaciuto alla rete, che ha accusato Nogarin di ipocrisia.

Accuse che il primo cittadino respinge al mittente. "In molti mi hanno accusato di aver fatto marcia indietro rispetto a 24 ore prima, quando su facebook ho dato il mio appoggio al sindaco di Parma" scrive il sindaco sul suo profilo, che però aggiunge: "Sono fermamente convinto di entrambe le cose che ho scritto: secondo me Federico Pizzarotti e' un buon amministratore. E' stato lui il primo del Movimento a rompere gli schemi consolidati della vecchia politica"  scriva Nogarin: "Il fatto di non aver detto immediatamente ai suoi cittadini di aver ricevuto un avviso di garanzia  - insiste - in merito ad alcune nomine al Teatro Regio e' stato un errore. Punto".