Lavoro

Annunciato sciopero dei metalmeccanici

Fim, Fiom e Uilm: “Vogliamo tenere assieme le ragioni del contratto con la crisi che sta attraversando l’apparato industriale toscano”

Le segreterie regionali toscane di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, pronte a scendere in piazza per il rinnovo del Contratto nazionale dell’industria metalmeccanica. Per i sindacati da parte del sistema di rappresentanza delle imprese non è arrivata nessuna risposta positiva alle richieste avanzate unitariamente attraverso la piattaforma approvata dalle lavoratrici e lavoratori.

Dopo la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, è dunque arrivato il momento della mobilitazione e della lotta per rimettere al centro del dibattito del Paese e nelle imprese il lavoro industriale, rivendicando investimenti e politiche industriali sia a livello nazionale che regionale.

"Nella nostra regione, - hanno fatto sapere i sindacati - la crisi di importanti settori industriali metalmeccanici e le condizioni di precarietà delle persone anche in quelle realtà non colpite direttamente dalla crisi sono sotto gli occhi di tutti, e sono interessati migliaia di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici toscani. La siderurgia a Piombino, il vasto settore automotive, la cantieristica navale, il settore degli accessori metallici per la moda, l’elettrodomestico, sono tutte realtà in cui l’azione unitaria di lotta di Fim-Fiom-Uilm è stata e continua a essere determinante per le soluzioni necessarie a salvaguardare il nostro comparto e i posti di lavoro. Riteniamo pertanto necessario tenere assieme le ragioni del contratto con la crisi che sta attraversando l’apparato industriale toscano".

"E’ inaccettabile volontà di Federmeccanica e Assital di cambiare da una parte le regole del modello contrattuale, - hanno spiegato - come successo a Prato con la disdetta da parte di Confindustria locale del contratto territoriale, non riconoscendo aumenti salariali per i prossimi anni che tutelino il potere di acquisto delle persone, e dall’altra scaricare i costi della crisi solo sulle spalle di lavoratori e lavoratrici, senza che sia stata valutata positivamente la nostra richiesta di riduzione dell’orario di lavoro che invece permetterebbe di affrontare una situazione industriale molto molto difficile".

Proclamato lo sciopero di 8 ore del settore che in provincia di Livorno ci sarà il 10 Gennaio con una manifestazione proprio nel capoluogo.