Lavoro

Crescono le malattie professionali in agricoltura

Focus in una iniziativa organizzata da Cia Etruria e INAC Livorno e Pisa. Boom di nuove pratiche nelle due province

A fare il punto sulle malattie professionali legate al settore agricolo è Cia Etruria e INAC Livorno e Pisa in un apposito convegno dedicato svoltosi nei giorni scorsi a Pisa.

Dall'incontro è emerso che aumenta progressivamente e costantemente il numero delle malattie professionali, per esempio nel periodo compreso tra Gennaio e Agosto 2025 la provincia di Pisa ha presentato 1.338 pratiche all’Inail, quella livornese 434. Dati che fanno registrare in aumento pari al 158% e al 130% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Un incontro che è servito per sondare e approfondire un tema delicato quanto fondamentale in ogni ambiente di lavoro, compreso quello agricolo. Proprio per questo hanno partecipato all’incontro anche i medici Simone Baldacci, Alberto Morelli e Mimmo Mario Devito.

“L’incidenza di patologie da lavoro anche nel settore agricolo è piuttosto alta - ha detto Mauro Cavallini, direttore Cia Etruria - sia a causa dei mezzi spesso datati con cui gli imprenditori lavorano, sia della loro età avanzata, quello dello scarso ricambio generazionale continua ad essere un problema molto sentito in agricoltura. Indipendentemente dall’aspetto anagrafico - prosegue- Cia Etruria garantisce una prima diagnosi a tutti coloro che palesino una determinata patologia”.

Scopo dell’iniziativa, che si ripeterà anche nella provincia labronica, è anche quello di sensibilizzare chi lavora nel comparto agricolo circa l’importanza di non trascurare sintomi o problematiche di salute potenzialmente legate all’attività svolta nel tempo.

“Fino a qualche anno fa - ha concluso Cavallini - l’imprenditore agricolo provava un certo pudore a mostrare certe fragilità perché il suo è un lavoro che molto spesso non può essere rimandato al giorno successivo. Il fatto che oggi sia maggiormente disponibile a farlo credo sia davvero un bel segnale in termini di consapevolezza”.