Cronaca

Undici arresti dopo l'assalto ai portavalori

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal G.I.P. nei confronti di undici persone che a vario titolo hanno collaborato alla rapina

Ha portato a 11 arresti l'indagine Drago, condotta dal locale Nucleo Investigativo e coordinata dalla Procura di Livorno, dopo l'assalto ai due portavalori avvenuto il 28 Marzo scorso sulla statale Aurelia all'altezza di San Vincenzo. Il commando armato era riuscito, con l'ausilio di esplosivo, a raccogliere 3 milioni di euro dandosi alla fuga a bordo di due SUV Volvo, provento di furti consumati a partire dal Settembre 2024 e sui quali erano state sostituite le targhe con altre anch’esse oggetto di furto, nonché con un terzo veicolo rapinato nell’immediatezza (leggi qui sotto gli articoli collegati).

Le indagini, sviluppate mediante attività di intercettazione e di osservazione, nonché attraverso l’analisi di numerosissime telecamere di videosorveglianza pubblica e privata, hanno consentito di accertare le relazioni tra gli indagati, italiani originari del nuorese di età compresa tra i 33 e i 54 anni, principalmente dediti all’attività di allevatori e coltivatori diretti, in gran parte specializzati nella commissione di rapine e nell’utilizzo di armi anche da guerra, in grado di svolgere attività preparatorie di mesi, precostituendosi alibi e reperendo i veicoli rubati.

Le indagini hanno permesso di ricostruire le operazioni e i movimenti dei rapinatori tra le regioni Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Sardegna. In pochissimi giorni, sono state recuperate, in zone particolarmente impervie e di difficile accesso della provincia pisana, le 3 autovetture utilizzate per la fuga. Come ricostruito dai carabinieri, gli indagati, per eludere sospetti, si erano accuratamente organizzati in partenze scaglionate dalla Sardegna sbarcando in porti differenti nei giorni antecedenti la rapina ai portavalori, rientrando sull’isola all’indomani dell’evento in diversi scali marittimi. Il gruppo si era avvalso di un palo, ripreso in auto alla rotonda di immissione sull'Aurelia che ha effettuato una telefonata nel momento esatto in cui partivano i portavalori. Uno degli indagati, invece, stanziato ormai da anni in Toscana ha fornito ospitalità e sostegno logistico al gruppo, permettendo loro di occultare le auto, fornendo rifugio la notte successiva all’assalto dei furgoni portavalori e impegnandosi, al fine di occultare mediante il loro abbruciamento, le tracce del reato. Proprio quelle tracce bruciate sono state d'aiuto ai carabinieri per ricostruire tutti i passaggi del colpo con l'aiuto dei Ris di Cagliari e Roma.

Sono scattati nella mattina di lunedì 19 Maggio nelle province di Nuoro, Pisa e Bologna gli undici arresti dopo l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica. In azione i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, coadiuvati dall’Arma territoriale competente e da R.O.S., GIS – Gruppo Intervento Speciale, 1° Reggimento Paracadutisti Tuscania, Squadroni Eliportati Cacciatori Sardegna e Sicilia, Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas, SOS dei Battaglioni Toscana e Sardegna, Nucleo Cinofili di Firenze, per un totale di oltre 300 Carabinieri.

Gli 11 soggetti, tutti di origini sarda e di età compresa tra i 33 e i 54 anni, sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di rapina pluriaggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da guerra, munizioni da guerra, esplosivo ed armi comuni da sparo nonché di furto pluriaggravato e ricettazione.

Soddisfazione è stata espressa dal Prefetto Dionisi: “Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento all’Arma dei Carabinieri, in particolare al Comando Provinciale di Livorno e al suo Comandante, Colonnello Piercarmine Sica, per il lavoro straordinario svolto e per le indagini condotte con altissimo livello di competenza e dedizione, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno. Si è trattato di un’azione investigativa di grande efficacia, che rappresenta una chiara e concreta vittoria dello Stato contro il crimine organizzato. Un ringraziamento va anche a tutte le Forze di Polizia che, con professionalità e senso del dovere, stanno definendo il piano operativo di prevenzione delle rapine ai portavalori, che sarà presto attuato".