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Attualità martedì 09 marzo 2021 ore 13:37
Pums, le associazioni puntano sui mobility manager
Il Coordinamento mobilità sostenibile di Livorno ha presentato le sue osservazioni al Piano urbano della mobilità sostenibile
LIVORNO — Piste ciclabili, mobility manager negli enti, nelle aziende e nelle scuole e azioni che incentivino l'utilizzo di alternative ai mezzi privati motorizzati.
Sono queste, in sintesi alcune delle osservazioni al Piano urbano della mobilità sostenibile presentate al Comune dal Coordinamento mobilità sostenibile di Livorno, che riunisce Fiab, Legambiente, Wwf, Eco-Mondo, Terra Maestra, Lipu, e altre associazioni ambientaliste del territorio.
"L’obiettivo delle associazioni ambientaliste che lavorano assieme sul territorio - si legge in una nota del Coordinamento- è quello di rendere la città di Livorno più bella, efficiente e vivibile. Lo strumento del Pums, come ben sappiamo, può aiutare a realizzare questa prospettiva. Il Coordinamento per le sue osservazioni al Pums ha preso in considerazione la scuola e in particolare gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro che incidono maggiormente sul traffico quotidiano”.
"Quello che abbiamo osservato nel Pums- sottolineano le associazioni- è la necessità di avere un capitolo per il Mobility management che pianifichi i percorsi casa-scuola e casa-lavoro in modo da cambiare le abitudini e il modo di spostarsi delle cittadine e dei cittadini livornesi.
Secondo il Coordinamento "All’interno del Pums sono state riportate alcune buone pratiche ma - osservano le associazioni- le buone pratiche devono diventare scelte continuative; si deve procedere, senza ulteriori rinvii, alla costruzione delle piste ciclabili; occorre promuovere la nomina dei Mobility Manager nelle scuole/enti/aziende; occorre mettere in agenda la realizzazione dei Piani degli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, inseriti all’interno del Mobility Management del Comune di Livorno e le scuole già a partire dall'anno scolastico 2021/2022 dovranno avere un piano di mobilità che si affiancherà all'offerta formativa".
"Si ritiene necessario migliorare gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro - sottolinea il Coordinamento- anche in relazione alle gravi criticità legate al periodo che stiamo vivendo, al numero di cittadine e cittadini coinvolti, alla conseguente riduzione di mobilità sui mezzi pubblici".
"Tra osservazioni - proseguono le associazioni- abbiamo chiesto un cambio di paradigma puntando sull’inversione delle percentuali attraverso un lavoro sulle scuole per formare le nuove generazioni. Il Pums, ad esempio, prevede per il 2030, solo 8 punti in più per la mobilità a piedi e in bicicletta, noi chiediamo l'inversione delle percentuali che saranno possibili anche grazie al lavoro sulle scuole per formare le nuove generazioni. Abbiamo osservato che i criteri adottati per la scelta delle zone 30 sono da rivedere in quanto non sono state applicate uniformemente. Si chiede che il criterio venga usato uniformemente per consentire una maggiore sicurezza nel raggiungere i plessi scolastici a piedi e in bicicletta".
"L’introduzione nel Pums delle vie verdi ciclabili è una enorme novità - concludono - Le reti delle Greenways hanno un enorme valore urbano e urbanistico. Se opportunamente realizzate e di alta qualità diventano una struttura portante del collegamento in mobilità attiva tra città e la campagna e possono rappresentare una opportunità di riqualificazione e di occupazione, promuovendo lo sviluppo di nuove attività".
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