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Gli animali lasciano l'isola di Gorgona

Isola carcere di Gorgona, il 25 giugno il primo trasferimento di ottantacinque animali sottratti alla morte per macellazione

Al via la rinascita del “modello Gorgona”, isola dei diritti, umani e animali, con una simbolica "Arca della Libertà": il trasferimento sulla terraferma dei primi 85 animali sottratti alla morte per macellazione

Giovedì prossimo, 25 giugno, saranno sull'isola ad assistere all'evento il sindaco Luca Salvetti, la vicesindaca Libera Camici con delega alla tutela animali, l'assessora all'ambiente Giovanna Cepparello, l'assessore al sociale e diritti Andrea Raspanti, il garante dei detenuti Giovanni De Peppo, oltre a Gianluca Felicetti, presidente Lav ed alla stampa nazionale ed estera.

"Un altro passo", è stato spiegato, "Verso la rinascita del “modello Gorgona”, isola dei diritti, umani e animali": è quanto è stato fatto con la firma di un accordo tra Ministero della Giustizia, Dap e Parco dell’Arcipelago Toscano affinché il carcere dell'isola torni ad essere vero e proprio laboratorio di buone pratiche per la rieducazione delle persone detenute.

"L'avvenuta chiusura del mattatoio e il trasferimento sulla terraferma di buona parte degli animali significano una riduzione drastica dell'inquinamento sull'isola – ha spiegato il Sottosegretario Ferraresi alla stampa - al contempo, consentono ai detenuti di svolgere, con gli animali che resteranno, attività rieducative non violente, focalizzate sullo sviluppo di un rapporto empatico e sul rispetto per il territorio. Con il valore aggiunto di dare l'opportunità ai detenuti di imparare un mestiere che tornerà loro utile una volta terminata la pena".

Nell'isola carcere, alla sezione agricola, i detenuti, liberi di muoversi, si occupano della cura degli animali - maiali, bovini, polli e galline - e di alcune coltivazioni.