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Cura dell'embolia, Livorno e Versilia al top

I pronto soccorso dei due presidi premiati a Rimini. Si sono distinti a livello nazionale per i loro studi su diagnosi e trattamento della patologia

Michela Sanna

I pronto soccorso degli ospedali di Livorno e Versilia sono stati premiati sabato scorso, 18 maggio, a Rimini in occasione del 50esimo congresso nazionale dell’associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) per i loro studi sulla individuazione e trattamento della embolia polmonare che hanno conseguito il punteggio record di 10 su 10 rilevato dal sistema di gestione della qualità della “Fondazione il tuo cuore”. Lo rende noto l'Usl Toscana Nord Ovest.

Il punteggio assegnato, calcolato sia per singolo ambito clinico che a livello complessivo sulla base dell’attività svolta nell’anno precedente, è stato comunicato ai direttori del reparto Alessio Bertini (Livorno) e Giuseppe Pepe (Versilia) certificando la qualità e l’impegno messo ogni giorno al servizio dei cittadini grazie ad un lavoro di squadra assicurato da tutti gli operatori delle due strutture di pronto soccorso.

I lavori premiati sono studi di registro sulla diagnosi e sul trattamento della embolia polmonare che hanno avuto come referenti nelle due strutture di Livorno e Viareggio rispettivamente le dottoresse Anna Novelli e Michela Sanna, quest’ultima ha ritirato materialmente il riconoscimento.

I reparti si sono distinti a livello nazionale per la capacità dimostrata di diagnosticare una patologia subdola come l’embolia polmonare, una condizione molto temuta nei pronto soccorso perché difficile da riconoscere e che porta con sé alti tassi di mortalità. Lo scorso anno sono state circa 400 le persone alle quali è stata scoperta questa patologia direttamente nei due pronto soccorso permettendo di poter cominciare in tempi rapidissimi il protocollo di cura aumentando le possibilità di sopravvivenza.

Il tasso dei casi intercettati, fra i più alti a livello nazionale, testimonia un ottimo livello di attenzione del personale in servizio nelle due strutture, una capacità e una competenza dei clinici superiore alla media e un’organizzazione della struttura funzionale ed efficiente.