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"Dirottato" il progetto orti sociali

La decisione della Giunta: Verranno realizzati in via Bedarida, a Coteto, anziché in via dei Caduti nei lager nazisti

Non sarà più realizzato l’orto urbano in via Caduti nei Lager Nazisti ad Antignano. L’intervento è stato dirottato su via Bedarida, nel quartiere di Coteto, un’altra area di verde pubblico, anch’essa censita dagli uffici comunali e ritenuta idonea ad ospitare la presenza di orti sociali nell’ambito del progetto regionale Centomila orti in Toscana.


Lo ha deciso la Giunta municipale che ha ritenuto opportuno dare mandato agli uffici di verificare la fattibilità tecnica di un trasferimento del progetto in una zona alternativa a fronte delle richieste del Comitato dei Cittadini costituitosi per dire no alla realizzazione dei 50 orti sociali nell’area di Antignano.
“Non vorrei che questa decisione possa figurare come un dietro front dell’Amministrazione per la pura protesta dei residenti – tiene a precisare l’assessore Alessandro Aurigi – Ciò che ci ha convinto nel scegliere un’area alternativa sono state piuttosto le richieste e le legittime problematiche sollevate dallo stesso Comitato con cui ci siamo incontrati”.

Il Comitato infatti ha sottolineato che l’area verde individuata è già un punto di aggregazione e di ritrovo per tante famiglie e bambini di Antignano e non solo; realizzarvi orti sociali significherebbe limitarne un uso che la cittadinanza già fa.

“Questo utilizzo da parte dei cittadini ed il conseguente esito sull’approfondimento tecnico operato dagli uffici, ci ha pertanto indotto a guardare ad una area alternativa – aggiunge l’assessore – la via Bedarida, nel quartiere di Coteto. Inoltre, lo stesso Comitato si è offerto a presentare un progetto di riqualificazione dell’area antignanese completamente autofinanziato, perché l’area possa essere pienamente fruibile e diventare spazio urbano di iniziative di quartiere”. “Si è quindi innescato – conclude l’assessore - un meccanismo virtuoso di ascolto e di cittadinanza attiva che cerchiamo di diffondere su tutto il territorio: da un lato la forte volontà di ascoltare la voce del cittadino, le sue legittime richieste e bisogni, dall’altro il “diritto-dovere” del cittadino di sentirsi parte integrante della comunità ed operare per arricchire la stessa comunità”.
Ora il compito passa agli uffici tecnici comunali è ricalibrare il progetto dell’agricoltura sociale per adattarlo alle caratteristiche dell’area verde di via Bedarida.