"Non ho mai avuto dubbi - ha commentatto l'assessora regionale all'ambiente Federica Fratoni - sul possibile epilogo della vicenda sull'affidamento della gestione del servizio rifiuti ad Aamps da parte del Comune di Livorno. La legge è di estrema chiarezza, così come lo sono gli atti che l'Ato Costa ha posto in essere nel corso del tempo. Adesso invito il sindaco Nogarin a rivedere la sua posizione di ostilità a prescindere, sposando il percorso avviato con Reti Ambiente, per la salvaguardia dei lavoratori, dei cittadini contribuenti e della qualità del servizio".
A stabilire la gestione unica del ciclo dei rifiuti nei vari ambiti territoriali era stata la Regione. Ma il Comune di Livorno a guida cinquestelle, sin dal 2014, aveva messo in atto una sorta di smarcamento, preferendo una gestione in proprio attraverso la controllata Aamps. Ieri però è arrivata la sentenza del Tar, che vedeva contrapposti l'Ato Costa e il municipio labronico, a stabilire la liceità delle osservazioni del primo: il tribunale amministrativo regionale ha dichiarato illegittima la decisione del Comune di Livorno che, contraddicendo quanto deciso dalla maggioranza dell'assemblea dei componenti dell'Ambito territoriale ottimale per la gestione del ciclo dei rifiuti lungo la costa toscana, nel 2016 ha affidato il servizio ad Aamps fino al 2030.
Sulla stessa linea il segretario territoriale del Pd Lorenzo Bacci:"L'inutile e dannosa scelta del M5S espone Livorno a contraccolpi pesantissimi".