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Rilancio dell'area livornese, in arrivo 10 milioni

Il sindaco di Collesalvetti: "Porto e Industria come assi centrali per tornare a dare occupazione ad un territorio dalle enormi potenzialità"

Darsena Europa, investimenti, riqualificazione e riconversione industriale. Sono questi i temi al centro della cabina di regia dell'Accordo di programma per il rilancio economico dell'area livornese, che si è svolta a Firenze.
"Oggi - commenta il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci - abbiamo ancora una volta potuto toccare con mano la portata di un Accordo di programma che rappresenta senza sorta di dubbio la miglior ricetta possibile per dare una prospettiva di lungo periodo all'area livornese".

Bacci ha poi aggiunto: "Porto e Industria come assi centrali per tornare a dare occupazione ad un territorio dalle enormi potenzialità e che vede oggi Governo e Regione alla pari impegnati al massimo in questa sfida".


Ma vediamo nel dettaglio i punti salienti: Il primo focus della giornata è stato dedicato all'avanzamento del progetto Darsena Europa; il 22 marzo scadranno i termini per le manifestazioni di interesse da parte dei privati, dopodiché i soggetti ritenuti idonei saranno invitati a partecipare alla gara vera e propria per l'individuazione del promotore che svilupperà la progettazione definitiva dell'opera più importante per il futuro della portualità livornese.
Relativamente al Progetto di Riqualificazione e Riconversione Industriale, a breve saranno raccolte le manifestazioni di interesse da parte del mondo imprenditoriale: questo passaggio servirà a meglio definire quali siano gli ambiti di investimento più importanti da sostenere con maggiore forza.

Per quanto riguarda le agevolazioni regionali è già attivo un bando  sui cosiddetti protocolli di insediamento con dotazione finanziaria riservata per le imprese che investono su Livorno: la dotazione è pari a 3 milioni di euro sui 10 totali stanziati dalla Regione per l'Accordo di Programma. Il bando si rivolge a progetti che devono avere la caratteristica di assicurare un incremento occupazionale pari almeno al 5 per cento della forza lavoro in essere al momento della domanda.

Al centro del dibattito, anche la sperimentazione dei Lavori di pubblica utilità (Lpu). Per il 2016 già sono stati stanziati da parte della Regione altri 3 milioni specifici per le aree di crisi.  Prevista anche una dotazione di 500mila euro che sarà orientata sulla base delle manifestazioni di interesse del Prri, onde evitare di formare i lavoratori disoccupati per mansioni non sovrapponibili a livello di tipologia con quanto emergerà dal progetto di riconversione industriale.